Napoli – Trento 93-103 [Serie A1 Giornata 28]: prova di forza della Dolomiti che vola ai playoff, occasione persa per la GeVi

Una 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨 oltremodo incerottata ( oltre alle annunciate assenze di 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 e 𝐔𝐝𝐨𝐦 deve rinunciare all’ultimo istante anche al giovane e promettente 𝐍𝐢𝐚𝐧𝐠, restando di fatto senza nemmeno una ipotesi di ala forte) fa il colpo a 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 grazie ad un ultimo quarto stellare , e ipoteca la offseason dopo quello che era a tutti gli effetti una sorta di spareggio playoff. Napoli deve recriminare per aver mollato di schianto negli ultimi 10 minuti, dopo che per i primi 3 quarti, pur non producendo nulla di trascendentale, si era lasciata preferire, conducendo la gara per la maggior parte dei minuti, raggiungendo persino la doppia cifra di vantaggio.

𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 23-23 (23-23)

Eppure la Gevi parte malissimo, contratta e molto imprecisa sia in attacco che nelle rotazioni difensive: Trento dopo 4 minuti è avanti 3 a 14, raccogliendo semplicemente quanto i partenopei lasciano per strada, ossia palle perse e rimbalzi offensivi concessi, sula scia di ritmi molto elevati e parecchia confusione. Improvvisamente però si accendono in attacco 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 con ripetute penetrazioni al ferro concretizzate e soprattutto 𝐄𝐧𝐧𝐢𝐬, autore di un primo tempo magistrale e anche della bomba a fil di sirena della prima frazione che vale la parità a quota 23.

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 30-27 (53-50)

Nel secondo quarto continua il buon momento dei biancazzurri, anche difensivamente molto efficaci. 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 (partito dalla panchina) è il mattatore di questo periodo con buone conclusioni in avvicinamento a concludere alcuni contropiede. Napoli si porta avanti di 4 ( 34 a 30), 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 per Trento rintuzza con due triple nel giro di 3 azioni, ma ancora 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 , ben supportato dal lavoro di tutti i suoi compagni, spinge la Gevi sul più 10 ( 50 – 40). Prima del riposo lungo però Trento con 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 e un ottimo 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 accorcia sensibilmente , fino a portarsi sul 53 a 50 del ventesimo.

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 24-25 (77-75)

Il secondo tempo vede Napoli ancora proseguire nel momento no: le triple ancora di 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 e di 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧 riportano avanti gli ospiti ( 56 a 58) . 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 , con un fallo a rimbalzo seguito da un tecnico per proteste, esce di fatto dalla gara, ma Trento non sembra approfittarne: uno scatenato 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬 trova 3 triple nel quarto, 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 i suoi classici contropiedi, e così Napoli riesce a conservare un margine di punti a favore non enorme ma pur sempre apprezzabile per tutto il resto della terza frazione. Trento riagguanta la parità a pochi secondi dal trentesimo, ma due liberi di 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 conseguenti un fallo subito proprio sulla sirena riportano la Gevi avanti sul 77 a 75 col quale si va all’ultimo miniriposo.

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 16-28 (93-103)

Anche l’ultimo periodo si assiste a una Napoli che parte male e contratta, subendo un parziale di 2 a 6 nei primissimi minuti (77 a 81 su una tripla di 𝐌𝐨𝐨𝐧𝐞𝐲). Stavolta, però, non riesce a produrre la consueta zampata spinta dal suo pubblico, anzi, cede di schianto fisicamente e forse ancora più mentalmente: spreca diverse buone conclusioni, perde palloni sciagurati e subisce , forse, anche qualche scelta rivedibie di coach Milicic, mentre dall’altro lato gli esterni di Trento (𝐇𝐮𝐛𝐛 ed 𝐄𝐥𝐥𝐢𝐬 su tutti) infilano triple una dietro l’altra. Ne vien fuori un incredibile parziale di 3 a 23 che di fatto chiude la partita quando mancano ancora 3 minuti alla ultima sirena ( 80 a 99). Le ultime azioni Napoli accorcia sul meno 10 finale, ma Trento è in completo controllo e porta a casa meritatamente la sfida.

Tutti molto positivi i ragazzi di coach 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢, sugli scudi però sicuramente gli “ italiani” 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢, 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 e soprattutto 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚, il più continuo nei 40 minuti, molto preciso in attacco ed autore anche di una ottima prestazione difensiva. Napoli ha ancora la matematica dalla sua a lasciarle qualche remota speranzella di non terminare la stagione tra due settimane, ma certo i partenopei sono apparsi davvero esausti e del tutto assenti ingiustificati negli ultimi 10 minuti. E con questo impatto c’è la forte delusione di avere sprecato lo scontro diretto davanti ai propri tifosi; è davvero difficile pensare possano realizzare quella che ad oggi sembrerebbe essere davvero una impresa, forse persino più della incredibile vittoria di Coppa Italia di febbraio.

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STARTING FIVE

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𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢: Brown, Ennis, Sokolowski, Lever, Owens

𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨: Mooney, Baldwin, Forray, Alviti, Biligha

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PARZIALI DEI QUARTI

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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 23-23 (23-23)

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 30-27 (53-50)

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 24-25 (77-75)

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 16-28 (93-103)

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STATISTICHE DI SQUADRA

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𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢

2pt: 22/41 (53.7%)

3pt: 13/31 (41.9%)

Liberi: 10/11 (90.9%)

Rimbalzi: 35 (10 o. + 25 d.)

Assist: 24

Palle perse: 15

𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨

2pt: 25/45 (55.6%)

3pt: 15/29 (51.7%)

Liberi: 8/10 (80.0%)

Rimbalzi: 39 (16 o. + 23 d.)

Assist: 28

Palle perse: 14

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MVP

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𝐏𝐚𝐮𝐥 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 (Trento)

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TABELLINI

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𝐆𝐄𝐕𝐈 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈

Jacob Pullen – 13pt / 1rb / 2as

Tyler Ennis – 18pt / 4rb / 7as

Tomislav Zubcic – 16pt / 5rb / 2as

Giovanni De Nicolao – 5pt / 4rb / 2as

Tariq Owens – 18pt / 10rb / 3as

Markel Brown – 15pt / 4rb / 3as

Michal Sokolowski – 7pt / 4rb / 4as

Alessandro Lever – 1pt / 1rb / 0as

Stefano Saccoccia – ne

Moussa Bamba – ne

Dut Biar Mabor – ne

Michele Ebeling – 0pt / 0rb / 1as

𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐎

Matt Mooney – 8pt / 3rb / 3as

Prentiss Hubb – 11pt / 1rb / 3as

Kamar Baldwin – 16pt / 6rb / 5as

Luca Conti – 3pt / 1rb / 0as

Toto Forray – 11pt / 1rb / 6as

Davide Alviti – 16pt / 6rb / 4as

Quinn Ellis – 8pt / 3rb / 4as

Paul Biligha – 20pt / 2rb / 3as

Derek Cooke – 10pt / 10rb / 0as

Mahmadou Diarra – ne

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SALA STAMPA

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*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐈𝐠𝐨𝐫 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 (coach Napoli): “Mai come questa volta bisogna fare i complimenti a Trento, sono stati molto bravi ad approfittare di alcuni nostri errori, e ci hanno costantemente punito con il tiro da tre. Credo che lo sforzo ci sia stato, ci hanno punito anche per le nostre palle perse, ma questo è il gioco. Un’analisi potrebbe essere che nei primi tre quarti abbiamo distribuito 22 assist, mentre nel quarto quarto la palla è circolata meno, con soli due assist. Bisogna dare credito agli avversari. Alcuni dei loro giocatori hanno giocato una gran partita come il capitano Forray ed Ellis nel quarto periodo, ma insomma tutti hanno fatte cose rimarchevoli. Probabilmente hanno giocato con meno pressione, dovuta al fatto di avere delle assenze, avevano meno da perdere, ed è uscita fuori una partita in cui hanno tirato con il 52% da tre, che è un dato molto importante. Per noi la cosa più importante è analizzare la situazione, le nostre possibilità di classifica, e raggrupparci mentalmente e fisicamente per provare a finire una stagione che è già positiva, nel modo migliore. Noi abbiamo giocato in maniera incredibilmente buona nella prima parte della stagione, poi c’è stato qualche infortunio, qualche difficoltà anche durante le settimane di allenamento, che hanno portato magari a qualche sconfitta di troppo, ma credo che di questa serie di sconfitte, ci sono diverse partite come quella con Pistoia o quella con Milano che sono state perse sul filo di lana, e questo può anche generare un effetto domino, ma questo è lo sport. Credo che sia importante essere consapevoli di quelli che erano gli obiettivi all’inizio di questa stagione, e l’obiettivo di salvarsi è stato raggiunto con dieci giornate d’anticipo. Potevamo fare sicuramente meglio, soprattutto in questa parte, ma credo che abbiamo ancora una speranza, e vedremo di trovare il modo di fare il meglio possibile per raggiungerla. Questo sarebbe un obiettivo veramente grande”.

𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 (coach Trento): “E’ stata una bella partita da allenare, anche grazie al pubblico di Napoli che ha creato un ambiente caldo e che ha sostenuto la sua squadra per tutta la partita: faccio i complimenti alla mia squadra, era una partita difficilissima; abbiamo fatto un extra sforzo, specialmente in difesa nel secondo tempo quando abbiamo rallentato Ennis. In attacco ci siamo passati la palla, abbiamo generato 28 assist, tirato con ottime percentuali da tre… Siamo stati davvero davvero bravi. È l’ennesima vittoria del gruppo, l’unione e lo spirito di sacrificio di questa squadra è il nostro vero motore“.