Un roboante rovescio casalingo e un clamoroso passo indietro rispetto alle buonissime ultime gare di coppa per la 𝐀𝐪𝐮𝐢𝐥𝐚 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨.

Una prova negativa sotto ogni punto di vista che fa seguito alla sconfitta esterna di Sassari in campionato di domenica scorsa, dove già era scattato un piccolo campanello di allarme per una prestazione abbastanza mediocre accompagnata dalla percezione trasmessa dalla squadra trentina di essere alle prese con degli evidenti problemi tecnici da risolvere.

Ci riferiamo soprattutto ai problemi di costruzione di gioco e al fatto di avere pochi punti di riferimento offensivi, oltre al fatto di continuare – di fatto- a regalare 2 americani alle avversarie.

Bene, questi problemi sono esplosi fragorosamente nella gara interna col pur buonissimo Cluj.

Trento parte subito male (0 a 8 dopo meno di tre minuti), con 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 costretto immediatamente a chiamare un precoce timeout. 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 mette a segno i primi 2 punti dei padroni di casa , ma dalla altra parte la seconda tripla di 𝐒𝐞𝐞𝐥𝐞𝐲 seguita da una del cubano 𝐆𝐮𝐳𝐦𝐚𝐧 e ancora da 𝐒𝐞𝐞𝐥𝐞𝐲 dall’arco ampliano addirittura lo scarto (4 a 17 a metà quarto). Trento , negativa in attacco, fa addirittura peggio in difesa.

𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 mette il primo tiro pesante dei suoi dopo 6 minuti (7 a 21), ma le percentuali restano comunque molto cattive per la Dolomiti Energia e clamorosamente elevate per i rumeni (che terminano il primo quarto con l’85% da tre). I padroni di casa non riescono a porre rimedio all’attacco ospite, mentre in attacco a realizzare punti sono praticamente i soli 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 e 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 ( 14 a 34 al decimo).

Un meno 20 in dieci minuti di gioco , per giunta in casa, è una batosta da cui difficilmente si riemerge, ma Trento comunque sembra provarci in avvio di secondo quarto, con una difesa un pochino più reattiva e ringraziando per le percentuali più “umane” del Cluj in questa frazione (26 a 40 a metà periodo).

Si fanno notare 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 con due belle triple e un 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧 che timidamente e seppure in ritardo comincia ad entrare in partita. 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 con due bombe di seguito a fine quarto riduce il passivo al 33 a 45 cui si arriva al ventesimo, che lascia l’idea di una gara ancora del tutto aperta.

Idea che, dopo i primissimi minuti della terza frazione abbastanza equilibrati, viene velocemente messa da parte. Al 24’ si è già sul 38 a 57, col Cluj che mette di nuovo la freccia coi tiri da tre e le transizioni offensive che l’Aquila non riesce assolutamente a contenere, anche perché paga pesantemente dazio a rimbalzo (35 a 49 saranno alla fine, con tanti, troppi offensivi concessi).

Trento non accenna più una qualsiasi reazione, e così progressivamente il divario arriva al più 30 per gli ospiti(41 a 71)a fine terzo quarto, con partita praticamente già in ghiaccio per la Universitatea.

Il solo 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧 riesce a fare qualcosa di positivo per Trento in questo periodo, veramente troppo poco, mentre si fa apprezzare 𝐌𝐨𝐤𝐨𝐤𝐚 tra le fila dei rumeni.

L’ultimo quarto è totale garbagetime , nel quale fanno benino 𝐔𝐝𝐨𝐦 e il solito 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬, ma “a babbo morto”, come si suol dire.

Termina 60 a 98 ,e si percepisce chiaramente che sia gli atleti che lo scarno pubblico di casa non vedessero l’ora di finire lì la serata finora più buia della stagione .

Prestazione molto solida del Cluj, accompagnata da una numerosa e rumorosa rappresentanza del suo tifo. Si fanno notare soprattutto 𝐒𝐞𝐞𝐥𝐞𝐲, 𝐆𝐮𝐳𝐦𝐚𝐧, 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝 e 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬, ma tutti quanti danno il loro contributo.

Per Trento davvero quasi nulla da salvare, compresa una forma fisica che è parsa deficitaria. È indubbio, però, che va fatto immediatamente un ragionamento su 𝐒𝐭𝐞𝐩𝐡𝐞𝐧𝐬 ( ancora una volta una impalpabile comparsata caratterizzata dal nulla cosmico per lui) e forse anche su 𝐂𝐨𝐨𝐤𝐞, tornato il brutto anatroccolo che si ricordava nelle passate apparizioni in squadre del nostro campionato e che ha fatto meravigliare in tanti per la sua chiamata in una squadra di Eurocup.

In ombra rispetto alle ultime uscite anche 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧, 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 e soprattutto un disastroso 𝐇𝐮𝐛𝐛 (le poche cose buone Trento le ha create con il veterano 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 al suo posto, e questo dovrebbe far porre più di una domanda…).

L’augurio per coach Galbiati e i suoi è di riuscire subito a voltare pagina, e di non cadere in una spirale di crisi che le scorie di questa vera e propria mazzata potrebbero lasciare .

—————-

TABELLINI

—————-

𝐃𝐎𝐋𝐎𝐌𝐈𝐓𝐈 𝐄𝐍𝐄𝐑𝐆𝐈𝐀 𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐎

Quinn Ellis – 1pt / 4rb / 9as

Myles Stephens – 0pt / 0rb / 0as

Prentiss Hubb – 0pt / 0rb / 2as

Davide Alviti – 3pt / 1rb / 0as

Toto Forray – 6pt / 2rb / 1as

Derek Cooke – 0pt / 4rb / 0as

Mattia Udom – 12pt / 8rb / 1as

Paul Biligha – 8pt / 1rb / 0as

Andrejs Grazulis – 15pt / 8rb / 1as

Kamar Baldwin – 12pt / 1rb / 3as

Luca Conti – 3pt / 3rb / 0as

Autori

  • Luca Siano

    L’admin del sito web e l’ideatore del “progetto” Passione Basket promotore di diverse iniziative sui gruppi privati e coordinatore generale di tutte le attività. Grande appassionato di basket, con un debole (serio) per la Virtus Bologna!

  • Gaetano Negri

    50 anni, nato , cresciuto e vissuto a 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶 centro, in un quartiere molto popolare, dove il calcio è sostanzialmente l’unico sport seguito. Tuttavia con la fissa del basket sin da bambino. Seguito, giocato(male, ma con tanta passione), tifato sugli spalti del palasport appena trovato un amico (ed un passaggio auto dal suo papà…) con cui condividere questa passione. Circa 40 anni di militanza nell’ambiente cestistico, metà di questi anche nelle vesti di 𝗮𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. In passato ha collaborato con 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗲 del Napolibasket in veste di radio ufficiale, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 (la sua “specialità” erano le interviste ai coach), ha scritto e scrive di basket sulla rete, sui social ed è anche in 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 (in veste di “ospite” cui è stato chiesto un contributo).