A volte ritornano…

Così potrebbe essere fotografata la partita del terzo turno del primo campionato di basket italiano che vede affrontarsi i padroni di casa della 𝐆𝐢𝐯𝐨𝐯𝐚 𝐒𝐜𝐚𝐟𝐚𝐭𝐢, diretti da coach 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐢𝐩𝐚𝐧𝐭𝐢, che ricevono l’𝐄𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐢𝐚 di Coach 𝐁𝐫𝐢𝐞𝐧𝐳𝐚.

Entrambe le compagini senza punti finora e alla ricerca degli equilibri necessari a risollevarsi, nella speranza di trovare punti utili, come ben riassumono i due allenatori nel pregara.

Sacripanti da un lato riconosce Pistoia come una solida rivale negli obbiettivi stagionali e Brienza dall’altro rispetta Scafati e sa che può subirla e a cui risponde schierando in quintetto 𝐌𝐨𝐨𝐫𝐞, 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐬 𝐖𝐡𝐞𝐚𝐭𝐥𝐞 ed 𝐎𝐠𝐛𝐞𝐢𝐝𝐞 per fronteggiare 𝐑𝐨𝐛𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧, 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬, 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬, 𝐍𝐮𝐧𝐠𝐞 e 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨, preferito in quintetto ad un 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐝 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧 troppo fuori dai giochi e a cui, forse, “Pino” Sacripanti vuol lanciare uno stimolo.

Sono gli ospiti pistoiesi ad afferrare il primo possesso a cui però, con una buona difesa, Scafati non consente il primo canestro, appannaggio invece di 𝐍𝐮𝐧𝐠𝐞 con una conclusione che balla tra una correzione in tap in e un alley oop.

Proprio il gigante bianco di casa, spalleggiato adeguatamente da 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬 fa buona guardia al proprio ferro, inducendo gli ospiti a conclusioni esterne quanto fallimentari su cui, tuttavia, Scafati non capitalizza e 𝐖𝐡𝐞𝐚𝐭𝐥𝐞, rubando palla a 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨, se ne va bel bello a pareggiare da sotto, l’unica posizione da cui Pistoia sembra trovare il fondo della retina in questo avvio di partita, grazia anche alla solidità di 𝐃𝐞𝐫𝐞𝐤 𝐎𝐠𝐛𝐞𝐢𝐝𝐞.

Si arriva così a giocare sette minuti per rivedere in campo 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧 e il veterano di lusso di Scafati ci mette più di mezzo minuto per segnare.

Ma è solo l’inizio di un graditissimo ritorno a cui ne segue un altro tra gli ospiti: dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori dai giochi finora, fa il suo ingresso in campo 𝐉𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 𝐕𝐚𝐫𝐧𝐚𝐝𝐨, punta di diamante della compagine pistoiese nello scorso campionato, concluso con il ritorno nella massima serie, anche se è 𝐖𝐡𝐞𝐚𝐭𝐥𝐞 a mantenere Pistoia a contatto: il primo quarto si conclude 21 a 16 per Scafati.

La seconda frazione si apre con un fallo tecnico alla panchina di casa propiziato da 𝐕𝐚𝐫𝐧𝐚𝐝𝐨 che tirando da tre pesca un fallo di 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬 su cui gli arbitri decidono di riflettere meglio con l’aiuto dell’instant replay, che serve solo a confermare la penalità a carico dei padroni di casa.

Tanto basta a coach Sacripanti per far scendere in campo 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐆𝐞𝐧𝐭𝐢𝐥𝐞 che insieme a 𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢𝐞 e 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬 rende Scafati più reattiva e prendere il largo con la doppia cifra di vantaggio a tre minuti dall’intervallo lungo, che convincono il coach ospite a chiamare minuto di sospensione, forse per arginare il dinamismo di 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬, vero rebus in attacco quanto ostico in difesa.

Ma il protagonista della “sonata” gialloblù cambia: è 𝐀𝐥𝐞𝐆𝐞𝐧𝐭 a guidare Scafati prima con un sontuoso sottomano, a cui fa seguire una tripla e caricando 𝐒𝐚𝐜𝐜𝐚𝐠𝐠𝐢 di un fallo per evitare un altro affondo. Un altro gradito ritorno in questo match che vede almeno il tentativo del campano di ricordare i suoi non poco recenti fasti.

Pistoia tenta di non staccarsi dalla partita ma 𝐍𝐮𝐧𝐠𝐞, poco prolifico in attacco oggi, si mostra una saracinesca in difesa che solo 𝐎𝐠𝐛𝐞𝐢𝐝𝐞 riesce a superare da sotto, costringendo Sacripanti a chiamare time out con 3’ e 20 ancora da giocare prima dell’intervallo lungo.

Le ripetizioni in panchina servono a Scafati per allungarsi a più 14 punti di vantaggio opera di un 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧 che mostra che aspettare il suo ritorno può ancora valere la pena, anche a 40 anni. Solo 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐬 impedisce una deriva ai toscani, che entrano negli spogliatoi con 13 punti da recuperare: 43 a 30.

La ripresa dei giochi vede i due allenatori schierare gli stessi quintetti, ed quello di Pistoia che mostra di reggere meglio, soprattutto con 𝐌𝐨𝐨𝐫𝐞 che con un “nostalgico quanto commovente” arresto e tiro fa vedere i “fantasmi da rientro dagli spogliatoi” a Scafati che dopo oltre due giri di lancette del terzo quarto non ha ancora segnato.

Sacripanti ne ha abbastanza e ritiene sia meglio chiamare time out per rimediare ma è sempre Pistoia che riprende meglio il ritmo a cui, però, 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬 si oppone coprendo bene il ferro in difesa e favorendo il primo canestro della propria squadra ad opera di 𝐑𝐨𝐛𝐢𝐧𝐬𝐨𝐧, ad oltre 2’ e 30” che, subito dopo, ritrova la vena di assistman che lo ha fatto apprezzare nel nostro campionato e serve un nuovo grande alley-opp per 𝐍𝐮𝐧𝐠𝐞 che convince il coach pistoiese a richiamare i suoi in panchina a 2’ e 20” sulla ritrovata doppia cifra di vantaggio scafatese che, dal canto suo, sembra non volersi fermare, esaurendo il bonus ospite a 1’ e 39” con 𝐏𝐢𝐧𝐤𝐢𝐧𝐬 che mette nel carniere personale ben 20 punti e 𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢𝐞 che con un secondo da giocare si procura e segna un 2 + 1 che sigla il 65 a 53 per lui e i suoi compagni.

Nell’ultimo quarto, però, Scafati sembra sentirsi già sicura mentre Pistoia, di contro, si sente tutt’altro che spacciata ma non ha fatto i conti con 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧 che, ispirato, induce gli ospiti a chiamare un time out con tre minuti giocati.

Il quintetto di Brienza reagisce ma non finalizza finché, con costanza, si porta a poco meno di metà frazione a soli 6 punti di distanza: 74 – 68 ma, soprattutto, con tre falli di squadra sul groppone dei padroni di casa che a soli 45” da giocare, con una tripla di 𝐇𝐚𝐰𝐤𝐢𝐧𝐬, vedono gli ospiti distanziati di solo tre punti.

Prima che i cuori scafatesi entrino in fibrillazione 𝐍𝐮𝐧𝐠𝐞, con il suo quattordicesimo rimbalzo, innesca 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧 che con una tripla a 15” pone un freno alle speranze ospiti che cercano di ritrovare la bussola con un time out dal quale non escono bene: palle persa e schiacciata di 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬 in contropiede solitario che fissa il risultato finale sul 85 a 77.

Oltre a graditi ritorni, a fotografare la partita è 𝐐𝐮𝐢𝐫𝐢𝐧𝐨 𝐃𝐞 𝐋𝐚𝐮𝐫𝐞𝐧𝐭𝐢𝐢𝐬 che, pur gioendo del risultato, chiarisce che non tutto è a propriamente posto. Ma al di là delle valutazioni sono i numeri a parlare e a mostrare che la differenza l’ha fatta la panchina, con un impietoso 46 a 26 per Scafati, che chiariscono come coach Brienza possa contare solo su i quattro americani da quintetto, solo tre fino ad oggi, che pur reggendo ottimamente non possono rimediare all’assenza di cambi di peso dietro, laddove Scafati ha potuto presentare dalla panchina 𝐋𝐨𝐭𝐭𝐢𝐞, 𝐆𝐞𝐧𝐭𝐢𝐥𝐞 e, soprattutto, 𝐋𝐨𝐠𝐚𝐧, più che degnamente sostituito da capitan 𝐑𝐨𝐬𝐬𝐚𝐭𝐨 e che giustificano la superiorità, minima ma decisiva, nelle percentuali (59,5 vs 52,3 da 2, 47,3 vs 32 da 3) nei rimbalzi (9 a 7 gli offensivi, ben 32 a 19 i difensivi) e in cui il risultato si deve alla miglior risposta di Pistoia nei liberi (66,6 vs 81,8), nelle palle perse (19 vs 8 ) e in quelle recuperate (5 vs 10).


TABELLINI


𝐆𝐈𝐕𝐎𝐕𝐀 𝐒𝐂𝐀𝐅𝐀𝐓𝐈

Jaizec Lottie – 7pt / 1rb / 6as

Alessandro Gentile – 8pt / 1rb / 3as

Aristide Mouaha – 0pt / 0rb / 0as

Kruize Pinkins – 20pt / 10rb / 0as

Quirino De Laurentiis – 2pt / 5rb / 2as

Riccardo Rossato – 0pt / 1rb / 2as

Gerald Robinson – 4pt / 4rb / 7as

Demetre Rivers – 7pt / 1rb / 1as

John Richard Nunge – 8pt / 14rb / 1as

Giovanni Pini -ne

David Logan – 29pt / 3rb / 0as

𝐄𝐒𝐓𝐑𝐀 𝐏𝐈𝐒𝐓𝐎𝐈𝐀

Payton Willis – 6pt / 2rb / 2as

Gianluca Della Rosa – 0pt / 2rb / 3as

Charlie Moore – 18pt / 1rb / 5as

Lorenzo Saccaggi – 2pt / 0rb / 1as

Angelo Del Chiaro – 0pt / 3rb / 0as

Jordon Varnado – 24pt / 1rb / 1as

Carl Wheatle – 6pt / 8rb / 1as

Ryan Hawkins – 7pt / 3rb / 1as

Derek Ogbeide – 14pt / 4rb / 2as

Mamadou Dembelè – ne

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