Partita dal sapore di playoff al Taliercio tra due big del campionato reduci da un momento di forma non particolarmente brillante e da rispettive recenti sconfitte. La porta a casa 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚 che pure deve fare a meno, oltre che al lungodegente 𝐏𝐚𝐫𝐤𝐬, al forte 𝐀𝐚𝐦𝐢𝐫 𝐒𝐢𝐦𝐦𝐬, in panchina ma non impiegabile da coach Spahja , e che si toglie dalle spalle la “ scimmia” della inferiorità fin qui dimostrata nei confronti dell’𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚, vincitrice nei due scontri diretti già disputati quest’anno sempre in modo nettissimo e con scarti ben superiori ai 20 punti.

𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 27-21 (27-21)

In avvio 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 protagonista in attacco, in difesa e in assistenza ai compagni, la Reyer si porta avanti ma la Armani ristabilisce la parità a quota 10 già a metà primo quarto. La Umana schiera in quintetto 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐬 in luogo di Simms ed il lungo naturalizzato ed ex Olimpia si rivelerà uno dei migliori dei suoi. L’ equilibrio segna quasi tutto il restanti minuti della prima frazione, veloce , godibile e caratterizzata da alte percentuali di realizzazioni per entrambe le compagini, prima che un parziale di 6 a 0 tutto firmato 𝐖𝐢𝐥𝐭𝐣𝐞𝐫 nel frattempo entrato in campo per 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐬 con la specialità della casa ( ovvero triple pulite e di veloce esecuzione) fissi il punteggio sul 27 a 21 al decimo .

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 15-19 (42-40)

Milano si rifà sotto in avvio secondo periodo con 𝐅𝐥𝐚𝐜𝐜𝐚𝐝𝐨𝐫𝐢, ricucendo e impattando a quota 31 al tredicesimo. La Olimpia sale di livello, alzando in particolare la voce in difesa, sporcando tanti passaggi e non concedendo soluzioni facili all’attacco lagunare, ed una tripla di 𝐍𝐚𝐩𝐢𝐞𝐫 la porta a condurre a metà quarto (33 a 36). 𝐌𝐢𝐫𝐨𝐭𝐢𝐜 e 𝐌𝐞𝐥𝐥𝐢 non sono nella loro migliore serata, 𝐏𝐨𝐲𝐭𝐡𝐫𝐞𝐬𝐬 non è presente nemmeno in panchina e 𝐇𝐲𝐧𝐞𝐬 e 𝐂𝐚𝐫𝐮𝐬𝐨 fanno quello che possono, e così Venezia controlla meglio il gioco interno e torna a giocare in maniera ottimale in transizione, riportandosi avanti e chiudendo la prima metà gara sul 42 a 40.

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 23-9 (65-49)

𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮 firma un miniparziale tutto suo di 5 a 0 nei primissimi possessi del secondo tempo, mentre Milano perde due palloni consecutivi in attacco( 47 a 40 al 22’). Il vantaggio si dilata presto con 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫 che, dopo una prima metà gara sotto i suoi standard, sale in cattedra. Un suo contropiede da palla recuperata vale il più 12 ( 54 a 42 dopo 5 minuti e mezzo del terzo quarto). Milano è in questa fase in rottura prolungata in attacco e slegata e lunga in difesa, e la Reyer ne approfitta per portarsi addirittura sul più 17 al minuto 28. L’Olimpia trova modo, timidamente, di riavvicinarsi, soprattutto grazie a ben tre falli in attacco consecutivi chiamati ai giocatori orogranata, maq una tripla di 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐬 quasi allo scadere della terza frazione fissa il punteggio sul 65 a 49 col quale si va all’ultimo miniriposo.

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 13-23 (78-72)

La partita scorre senza scossoni praticamente per tutto il quarto quarto, con Venezia che si limita ad amministrare l’ampio vantaggio, poi improvvisamente si riaccende quando sembrava avviata alla conclusione. Milano arriva sotto la doppia cifra di svantaggio solo a 1,40 dal termine con la prima e unica tripla messa a segno da 𝐌𝐢𝐫𝐨𝐭𝐢𝐜. Nel volgere di pochi attimi si ritrova sull meno 4 , dopo 2 liberi realizzati e una nuova tripla, stavolta di 𝐒𝐡𝐢𝐞𝐥𝐝𝐬, anche lui piuttosto in ombra fino a quel momento. A poco più di un possesso pieno, quindi, e con un minuto e 10 secondi ancora sul cronometro la gara è da considerarsi del tutto riaperta, e questo forse più per qualche segnale di stanchezza della Reyer che non per effettivi meriti di parte meneghina. L’ultimo minuto, dunque, è tutto da gustare. Gli da una forte impronta 𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮 , con nell’ordine una tripla “folle” sbagliata, un recupero miracoloso in difesa ed successivoil sottomano in contropiede (che significherebbe matchpoint per i suoi ) malamente sbagliato.

Ci pensa, sul rovesciamento di fronte, una stoppata di 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐬 a chiudere la via del canestro a Milano, e i successivi liberi messi a segno da 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 , che aveva subito fallo sulla palla vagante derivata dalla azione difensiva veneziana, chiudono la gara sul 78 a 72 finale. EA7 davvero meno che mediocre, e che paradossalmente si trova ad avere rotazioni corte malgrado il roster extralarge di cui dispone. Di positivo c’è solo la differenza canestri mantenuta a favore nello scontro diretto, poi tanto grigiore e forse il solo 𝐍𝐚𝐩𝐢𝐞𝐫 a salvarsi stasera.

Per Venezia una bella iniezione di fiducia, fortificata anche dal prossimo rientro di 𝐏𝐚𝐫𝐤𝐬 e dello stesso 𝐒𝐢𝐦𝐦𝐬 (pare sia nulla di preoccupante per l’ala forte americana). E a quadri completi questa Venezia, va detto, può battere chiunque.

——————

STARTING FIVE

——————

𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚: Casarin, Spissu, Wiltjer, Tucker, Tessitori

𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨: Tonut, Shields, Napier, Melli, Mirotic

——————————

STATISTICHE DI SQUADRA

——————————

𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚

2pt: 18/37 (48.7%)

3pt: 9/23 (39.2%)

Liberi: 15/21 (71.5%)

Rimbalzi: 41 (10 o. + 31 d.)

Assist: 22

Palle perse: 15

𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨

2pt: 15/38 (39.5%)

3pt: 8/24 (33.4%)

Liberi: 18/26 (69.3%)

Rimbalzi: 39 (12 o. + 27 d.)

Assist: 11

Palle perse: 10

———–

MVP

———–

𝐑𝐚𝐲𝐣𝐨𝐧 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫 (Reyer Venezia)

————–

TABELLINI

————–

𝐔𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐑𝐄𝐘𝐄𝐑 𝐕𝐄𝐍𝐄𝐙𝐈𝐀

Marco Spissu – 13pt / 3rb / 6as

Davide Casarin – 8pt / 3rb / 0as

Andrea De Nicolao – 0pt / 0rb / 4as

Giga Janelidze – ne

Alexander O’Connell – 2pt / 1rb / 1as

Jeff Brooks – 10pt / 8rb / 1as

Kyle Wiltjer – 6pt / 3rb / 2as

Max Heidegger – 6pt / 4rb / 3as

Amedeo Tessitori – 10pt / 5rb / 3as

Rayjon Tucker – 14pt / 6rb / 2as

Aamir Simms – ne

Mfiondu Kabengele – 9pt / 6rb / 0as

𝐀𝐑𝐌𝐀𝐍𝐈 𝐄𝐗𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄 𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍𝐎

Devon Hall – 0pt / 5rb / 1as

Samuele Miccoli – ne

Guglielmo Caruso – 2pt / 4rb / 1as

Nicolo Melli – 2pt / 1rb / 0as

Kyle Hines – 4pt / 4rb / 0as

Nikola Mirotic – 16pt / 8rb / 2as

Giordano Bortolani – ne

Johannes Voigtmann – 6pt / 2rb / 1as

Diego Flaccadori – 8pt / 2rb / 0as

Stefano Tonut – 9pt / 5rb / 1as

Shabazz Napier – 18pt / 3rb / 3as

Shavon Shields – 7pt / 3rb / 2as

—————-

SALA STAMPA

—————-

*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐍𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐢𝐣𝐚 (coach Reyer Venezia): ”Vincere contro Milano non è facile, è una squadra contro cui abbiamo giocato già due volte, squadra molto fisica, tanto talento. L’abbiamo preparata un pò diversa e alla fine ha funzionato. Penso che abbiamo controllato l’80% della partita, soprattutto nel terzo quarto che forse è il miglior quarto della nostra stagione, perche l’abbiamo fatto contro Milano, una grande squadra… Una parte importante di questa preparazione ce l’ha anche Nenad Markovic, coach di Sassari: la sconfitta della settimana scorsa ha aiutato tanto”.

𝐄𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚 (coach Olimpia Milano): “Abbiamo giocato una difesa degna di questo nome solo nel quarto quarto e grazie a questo ci siamo dati una possibilità perfino di vincere la partita anche se poi abbiamo sbagliato un paio di possessi ma non è stato questo il problema. Non si può venire qui a Venezia ed essere molli come siamo stati per gran parte della partita. I falli di Melli? Non credo siano stati un fattore perché Caruso ci ha dato minuti importanti e incoraggianti e così anche Stefano Tonut che rientrava da uno stop. Non credo ci abbia condizionato. Abbiamo bisogno però che tutti portino un mattone altrimenti abbiamo grossi problemi. Abbiamo serie difficoltà perché non riusciamo mai tranne qualche volta a portare tutti un mattone. Negli anni questa è stata sempre una prerogativa della nostra squadra ma se vogliamo avere ancora una chance abbiamo bisogno che questo accada sempre. Ed è quello dobbiamo recuperare per avere una chance di qui alla fine”.

Autore

  • Gaetano Negri

    50 anni, nato , cresciuto e vissuto a 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶 centro, in un quartiere molto popolare, dove il calcio è sostanzialmente l’unico sport seguito. Tuttavia con la fissa del basket sin da bambino. Seguito, giocato(male, ma con tanta passione), tifato sugli spalti del palasport appena trovato un amico (ed un passaggio auto dal suo papà…) con cui condividere questa passione. Circa 40 anni di militanza nell’ambiente cestistico, metà di questi anche nelle vesti di 𝗮𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. In passato ha collaborato con 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗲 del Napolibasket in veste di radio ufficiale, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 (la sua “specialità” erano le interviste ai coach), ha scritto e scrive di basket sulla rete, sui social ed è anche in 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 (in veste di “ospite” cui è stato chiesto un contributo).