I trentini si confermano in un momento di forma assai cattivo ( ottava sconfitta negli ultimi nove incontri tra coppa e campionato), e l’infortunio occorso al giovane 𝐄𝐥𝐥𝐢𝐬 ( almeno 2 mesi di stop) , combinato alla perdurante latitanza agonistica dell’oggetto misterioso 𝐒𝐭𝐞𝐩𝐡𝐞𝐧𝐬 non fanno che appesantire ulteriormente la negatività del periodo.

La matematica regala ancora qualche flebile speranza di qualificazione ai playoff di Eurocup, ma davvero appare impresa ardua, considerando le lacune attuali con il calendario certo non favorevole. Atteso , pare, qualche intervento sul mercato per allungare le rotazioni tra gli esterni, ma (parere personale, a questa squadra più che aggiunte numeriche necessiterebbe di aggiunta di qualità tecnica e di leadership.

Trento – Buducnost 78-97: la cronaca della partita

Trento parte con 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 in quintetto in luogo di 𝐇𝐮𝐛𝐛, poi 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧, 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 e 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚. Subito meglio il Buducnost, certamente meglio attrezzata nel gioco interno all’area, ma Trento riesce a ricucire al terzo minuto a quota 6 punti. Montenegrini scappano via nuovamente ( 8 a 18 al settimo) con due belle triple targate 𝐌𝐜𝐤𝐢𝐧𝐥𝐞𝐲 𝐖𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭 𝐈𝐕 e 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐞𝐥𝐥, l’altra guardia USA. Prima frazione si chiude sul 14 a 22, con un buon impatto del subentrande 𝐂𝐨𝐨𝐤𝐞 𝐣𝐫 in ingresso dalla panchina e di un positivo 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧 per i padroni di casa.

Si sblocca 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 che piazza la prima bomba per la sua squadra , e che vale il 21 a 24, a coronare un miniparziale di 7 a 2. Ancora 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢 da 3 per il 26 a 27, subito rintuzzato da 𝐌𝐚𝐤𝐨𝐮𝐧𝐝𝐨𝐮 con un and-one . 𝐆𝐫𝐚𝐳𝐮𝐥𝐢𝐬 si sblocca anche lui dalla distanza e finalmente il neoentrato 𝐇𝐮𝐛𝐛, a metà quarto, sorpassa, sempre dall’arco.

L’Aquila molto più presente , specie in difesa, in questo minitempo. Ma gli ospiti trovano un nuovo guizzo offensivo prima del riposo, 𝐓𝐚𝐧𝐚𝐬𝐤𝐨𝐯𝐢𝐜 è una spina nel fianco a partire da questo momento. 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧 perde due palloni in attacco abbastanza scioccamente e, soprattutto, Trento è addirittura doppiata a rimbalzo dagli slavi (39 – 45 al ventesimo).

La prima tripla di 𝐌𝐢𝐡𝐚𝐢𝐥𝐨𝐯𝐢𝐜 dopo 2 minuti e mezzo del terzo periodo vale un nuovo più 10 per la squadra di Podgorica (41 a 51), e ancora 𝐅𝐞𝐫𝐫𝐞𝐥𝐥 da lontano per il 42 a 54. Trento sembra imbambolata, anche i suoi migliori e più esperti giocatori hanno difficoltà ad imbastire una parvenza di reazione, forse fisicamente non al meglio. 𝐌𝐢𝐡𝐚𝐢𝐥𝐨𝐯𝐢𝐜 con altre due bombe induce il 48 a 65 al ventiseiesimo, ed anche 𝐌𝐚𝐠𝐞𝐞 e 𝐖𝐫𝐢𝐠𝐡𝐭 affondano nella difesa di burro trentina ( 50 a 74 a due minuti dall’ultimo riposo breve, e 56 a 79 addirittura al trentesimo, per un parziale nel quarto che dice 17 a 34).

Ci si attende un colpo di orgoglio dei ragazzi di 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 in apertura ultimo quarto, ma al contrario è ancora il Buducnost, praticamente infallibile dalla distanza nella seconda metà del match, a scavare un solco ancora più ampio che arriva a sfiorare i 30 punti dopo 2 minuti ( 56-84). Il risultato è , a questo punto, ampiamente già acquisito. Il garbage time restante serve solo a rimpinguare i bottini personali , in verità abbastanza esigui fino a quel momento, di 𝐇𝐮𝐛𝐛 ( che riesce ad arrivare anche in doppia cifra negli assist) e di 𝐁𝐚𝐥𝐝𝐰𝐢𝐧, mentre gli ospiti amministrano in tutta scioltezza, dando ampio spazio ai giovani della panchina.

Davvero nulla da salvare per Trento, anche il pur bravo Galbiati è apparso confuso ed un po’ in balia degli eventi. Interessanti, invece, le potenzialità del nuovo assetto dei montenegrini, apparsi molto migliorati rispetto alla gara di andata dopo gli interventi di mercato non proprio di secondo piano operati nelle ultime settimane(su tutti l’MVP 𝐓𝐚𝐧𝐚𝐬𝐤𝐨𝐯𝐢𝐜, ma anche 𝐅𝐚𝐫𝐫𝐞𝐥𝐥 e 𝐊𝐚𝐦𝐞𝐧𝐣𝐚𝐬 molto bene).

Notevolissimo anche l’impatto fisico ancor prima che tecnico della stellina francese in prestito dal Monaco 𝐌𝐚𝐤𝐨𝐮𝐧𝐝𝐨𝐮.

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Trento – Buducnost: i quintetti iniziali

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𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨: Forray, Baldwin, Alviti, Grazulis, Biligha

𝐁𝐮𝐝𝐮𝐜𝐧𝐨𝐬𝐭: Slavkovic, Ferrell, Jones, Tanaskovic, Paul

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Trento – Buducnost: i parziali dei quarti

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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 14-22 (14-22)

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 25-23 (39-45)

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 17-34 (56-79)

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 22-18 (78-97)

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Trento – Buducnost: le statistiche di squadra

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𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨

2pt: 19/30 (63.3%)

3pt: 8/29 (27.6%)

Liberi: 16/19 (84.2%)

Rimbalzi: 26 (4 o. + 22 d.)

Assist: 22

Palle perse: 12

𝐁𝐮𝐝𝐮𝐜𝐧𝐨𝐬𝐭

2pt: 23/39 (34.8%)

3pt: 12/25 (48.0%)

Liberi: 15/21 (71.4%)

Rimbalzi: 41 (12 o. + 28 d.)

Assist: 21

Palle perse: 16

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Trento – Buducnost: l’MVP della partita

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𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚 𝐓𝐚𝐧𝐚𝐬𝐤𝐨𝐯𝐢𝐜 (Buducnost)

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Trento – Buducnost: il tabellino

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𝐃𝐎𝐋𝐎𝐌𝐈𝐓𝐈 𝐄𝐍𝐄𝐑𝐆𝐈𝐀 𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐎

Saliou Niang – 0pt / 1rb / 1as

Myles Stephens – 7pt / 0rb / 1as

Prentiss Hubb – 11pt / 2rb / 10as

Toto Forray – 11pt / 1rb / 2as

Derek Cooke – 6pt / 4rb / 1as

Mattia Udom – 5pt / 3rb / 0as

Paul Biligha – 8pt / 3rb / 0as

Andrejs Grazulis – 11pt / 6rb / 3as

Kamar Baldwin – 13pt / 2rb / 4as

Luca Conti – 2pt / 0rb / 0as

𝐁𝐔𝐃𝐔𝐂𝐍𝐎𝐒𝐓

Vladimir Mihailovic – 9pt / 1rb / 0as

Fletcher Magee – 6pt / 2rb / 0as

Allerik Freeman – 0pt / 0rb / 1as

Andrija Slavkovic – 11pt / 6rb / 2as

Yoan Makoundou – 11pt / 4rb / 1as

Andrija Grbovic – 3pt / 0rb / 0as

Marvin Jones – 0pt / 4rb / 2as

Nikola Tanaskovic – 19pt / 8rb / 1as

McKinley Wright iv – 10pt / 1rb / 1as

Kenan Kamenjas – 11pt / 7rb / 5as

Brandon Paul – 3pt / 1rb / 1as

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Trento – Buducnost: la sala stampa

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*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 (Trento): “𝑃𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒’ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑒, 𝑖𝑙 𝐵𝑢𝑑𝑢𝑐𝑛𝑜𝑠𝑡 ℎ𝑎 𝑝𝑢𝑛𝑖𝑡𝑜 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑝𝑖𝑐𝑐𝑜𝑙𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑎 𝑣𝑢𝑜𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑙𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑒𝑛𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑐𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑛𝑑𝑜 12 𝑟𝑖𝑚𝑏𝑎𝑙𝑧𝑖 𝑖𝑛 𝑎𝑡𝑡𝑎𝑐𝑐𝑜. 𝐼𝑛 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎𝑟𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑖 𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑎𝑟𝑔𝑖𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎 𝑑𝑒𝑐𝑖𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎. 𝑃𝑒𝑐𝑐𝑎𝑡𝑜, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒’ 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎: 𝑒’ 𝑢𝑛 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜, 𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖𝑙𝑒 𝑛𝑎𝑠𝑐𝑜𝑛𝑑𝑒𝑟𝑠𝑖, 𝑚𝑎 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑠𝑒𝑟𝑒𝑛𝑖, 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜, 𝑐𝑜𝑚𝑝𝑎𝑡𝑡𝑎𝑟𝑐𝑖”.

Autore

  • Gaetano Negri

    50 anni, nato , cresciuto e vissuto a 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶 centro, in un quartiere molto popolare, dove il calcio è sostanzialmente l’unico sport seguito. Tuttavia con la fissa del basket sin da bambino. Seguito, giocato(male, ma con tanta passione), tifato sugli spalti del palasport appena trovato un amico (ed un passaggio auto dal suo papà…) con cui condividere questa passione. Circa 40 anni di militanza nell’ambiente cestistico, metà di questi anche nelle vesti di 𝗮𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. In passato ha collaborato con 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗲 del Napolibasket in veste di radio ufficiale, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 (la sua “specialità” erano le interviste ai coach), ha scritto e scrive di basket sulla rete, sui social ed è anche in 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 (in veste di “ospite” cui è stato chiesto un contributo).