Serie A1 Giornata 16: Napoli sul velluto su una Pesaro ai minimi termini

𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 raggiunge la doppia cifra nella casella vittorie stagionali facendo un solo boccone di una 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 apparsa, malgrado il cambio di guida, davvero dimessa e sfiduciata, oltre che con rotazioni parecchio ridotte stante la perdurante assenza sia dell’infortunato 𝐁𝐚𝐦𝐟𝐨𝐫𝐭𝐡 (che ne avrà ancora per qualche settimana) sia del paventato ma sinora misterioso innesto nel ruolo di quinto straniero, resosi necessario dopo l’addio a McCallum.

Non può il solo, eterno 𝐂𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢 (peraltro alla peggiore prestazione dal suo ritorno in terra marchigiana) essere l’ancora di salvezza per una formazione allo sbando, certamente in questo momento l’ultima forza del campionato per valori e gioco espressi.

Eppure i primi 10 minuti sono all’insegna dell’equilibrio( e di difese piuttosto distratte): 𝐅𝐨𝐫𝐝 e il giovane Maretto rispondono subito alla partenza lanciata della Gevi firmata da un alley-oop da cineteca di 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬 ed una tripla di un positivo 𝐃𝐞 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐨. Il primo quarto prosegue poi punto a punto per la sua intera durata, con da una parte un ispiratissimo 𝐌𝐚𝐫𝐤𝐞𝐥 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 nel tiro pesante ( piazza un 4/4 dall’arco in pochi minuti) cui rispondono precise, ancorchè poco contrastate, conclusioni dello stesso 𝐅𝐨𝐫𝐝 e dell’altro moro pesarese 𝐁𝐥𝐮𝐢𝐞𝐭𝐭, ben innescati da 𝐂𝐢𝐧𝐜𝐢𝐚𝐫𝐢𝐧𝐢.

Napoli si affida quasi esclusivamente al tiro da fuori, peraltro con ottime percentuali, ed anche il subentrato 𝐋𝐞𝐯𝐞𝐫 (che avvicenda uno 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 presto gravato di due falli) si iscrive al “ club dei bombardieri”. La prima frazione si chiude così sul 23 a 22, e la sensazione di una gara che seguirà i binari dell’equilibrio.

Cosa che è confermata dall’avvio del secondo periodo, prima di un primo allungo partenopeo coinciso con un fallo tecnico di 𝐓𝐨𝐭𝐞’, nervoso e fischiatissimo ex, e dalla seguente, ennesima tripla di 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧. Pesaro non riesce a reagire, il divario si amplia prima sul 42 a 31 con conseguente vantaggio in doppia cifra per i padroni di casa, e poi sul più 14 con cui si va al riposo lungo (47 a 33), con i biancazzurri che fanno già ricorso al secondo quintetto con discreti risultati , soprattutto nella applicazione difensiva.

𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 alterna con sapienza le sue classiche difese a zona con ina uomo a tutto campo, forzando diverse palle perse dei pesaresi, mentre Pesaro, che pure in avvio aveva avuto vantaggio ai rimbalzi offensivi, sparisce anche da dentro all’area, con la piovra 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬 a fare da stopper alle iniziative nei paraggi del ferro dei marchigiani.

Il terzo quarto segue l’abbrivio del secondo dopo i primissimi minuti nei quali regna la approssimazione e la imprecisione da ambo i lati: Napoli è più concreta e più presente sui palloni contesi, e quando alla gara si iscrive anche il redivivo 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 in ingresso dalla panchina con una delle sue tipiche triple gasapopolo ( a proposito, ennesimo sold out stagionale alla Fruit Village Arena) il gap di punteggio arriva a superare i venti punti (59 a 37 a metà minitempo).

Pesaro sembra per un attimo riaversi dallo scoramento in cui sembra piombata (64 a 48), ma ci pensano 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 ed ancora un ottimo Lever e rimandare indietro il tentativo di rimonta (69 a 49 a fine terzo periodo). Gara che a questo punto è totalmente in discesa per i napoletani.

L’ultimo quarto è puro garbagetime: Milicic da ampio spazio anche a chi il campo lo vede pochissimo o mai, come 𝐁𝐚𝐦𝐛𝐚 e 𝐒𝐚𝐜𝐜𝐨𝐜𝐜𝐢𝐚, tiene a riposo del tutto 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬 e 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 e saggiamente si preoccupa di testare l’apporto che possono dare le sue seconde e terze linee , visto che, anche in previsione delle prossime FinalEight di Torino c’è la necessità, in caso di incontri ravvicinati, di una rotazione sicuramente più ampia di quella di cui ha disposto sinora in questa stagione.

I risultati sono ottimi fino a metà ultima frazione, con una Pesaro che ha definitivamente alzato bandiera bianca ed un vantaggio partenopeo che arriva a toccare anche i trenta punti. Poi una comprensibile rilassatezza e qualche leziosità di troppo degli uomini in casacca biancazzurra consentono agli ospiti di rientrare fino al meno quindici finale, e a 𝐓𝐨𝐭𝐞’ di arrotondare il suo personale tabellino, peraltro a “ babbo” decisamente defunto.

Termina quindi la gara tra i cori entusiasti del pubblico partenopeo che si prepara ad un vero esodo per l’appuntamento torinese di metà febbraio. Tutti bene nelle fila dei napoletani, con menzione speciale per 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 ( il cui arrivo, seppur dovuto allo stop dello sfortunato e comunque positivo 𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢, rischia di rappresentare la vera svolta tra le ambizioni di partenza e quelle attuali dei partenopei) e per 𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐋𝐞𝐯𝐞𝐫, tornato protagonista dopo alcune partite in vero parecchio opache, chirurgico al tiro e presente e solido nella propria area.

Per Pesaro davvero poco o nulla da salvare: colpisce però la gara a dir poco anonima del suo nucleo italiani ( particolarmente dei pur validi 𝐓𝐚𝐦𝐛𝐨𝐧𝐞 e 𝐕𝐢𝐬𝐜𝐨𝐧𝐭𝐢) che in genere in situazioni di criticità rappresenta l’ago della bilancia, la chiave a cui aggrapparsi per non uscire mentalmente da un campionato molto negativo e da una classifica che comincia a farsi preoccupante.

Ma se la risposta è quella vista a Fuorigrotta, beh…forse i primi ad avere mollato sono proprio coloro che si esprimono nella lingua di Dante. Molto da lavorare per il caro, vecchio Meo. Veramente molto.

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STARTING FIVE

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𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢: A.De Nicolao, M.Brown, Sokolowski, Zubcic, Owens

𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨: Bluiett, Cinciarini, Ford, Maretto, Totè

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PARZIALI DEI QUARTI

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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 22-22 (22-22)

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 25-11 (47-33)

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 22-16 (69-49)

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 24-26 (93-75)

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STATISTICHE DI SQUADRA

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𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢

2pt: 17/28 (60.71%)

3pt: 18/36 (50.0%)

Liberi: 5/6 (83.33%)

Rimbalzi: 35 (5 o. + 30 d.)

Assist: 18

Palle perse: 16

𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨

2pt: 19/35 (54.29%)

3pt: 8/31 (25.81%)

Liberi: 13/19 (68.42%)

Rimbalzi: 33 (11 o. + 22 d.)

Assist: 16

Palle perse: 13

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MVP

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𝐀𝐥𝐞𝐬𝐬𝐚𝐧𝐝𝐫𝐨 𝐋𝐞𝐯𝐞𝐫 (Napoli)

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TABELLINI

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𝐆𝐄𝐕𝐈 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈

Jacob Pullen – 15pt / 0rb / 4as

Tyler Ennis – 13pt / 3rb / 4as

Tomislav Zubcic – 11pt / 7rb / 1as

Markel Brown – 17pt / 0rb / 1as

Giovanni De Nicolao – 7pt / 1rb / 7as

Tariq Owens – 9pt / 4rb / 0as

Michal Sokolowski – 5pt / 2rb / 1as

Alessandro Lever – 13pt / 6rb / 0as

Stefano Saccoccia – 2pt / 1rb / 0as

Moussa Bamba – 0pt / 2rb / 0as

Dut Biar Mabor – 1pt / 3rb / 0as

Michele Ebeling – 0pt / 2rb / 0as

𝐂𝐀𝐑𝐏𝐄𝐆𝐍𝐀 𝐏𝐑𝐎𝐒𝐂𝐈𝐔𝐓𝐓𝐎 𝐏𝐄𝐒𝐀𝐑𝐎

Andrea Cinciarini – 9pt / 2rb / 7as

Trevon Bluiett – 14pt / 3rb / 2as

Riccardo Visconti – 6pt / 1rb / 1as

Quincy Ford – 15pt / 8rb / 1as

Matteo Tambone – 2pt / 2rb / 3as

Umberto Stazzonelli – 0pt / 0rb / 0as

Valerio Mazzola – 9pt / 2rb / 0as

Egidijius Mockevicius – 0pt / 4rb / 0as

Leonardo Totè – 15pt / 9rb / 2as

Octavio Maretto – 5pt / 0rb / 0as

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SALA STAMPA

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*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐈𝐠𝐨𝐫 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 (Napoli): “𝑉𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎, 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑎𝑔𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎’ 𝑒 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑑𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑏𝑖𝑙𝑒. 𝐴𝑑𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑝𝑜𝑠𝑎𝑟𝑐𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐵𝑟𝑖𝑛𝑑𝑖𝑠𝑖. 𝐸’ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑙𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎 𝑙’𝑎𝑙𝑙𝑒𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒. 𝑃𝑒𝑠𝑎𝑟𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎 𝑢𝑛’𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑎, 𝑎𝑙𝑙’𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑎𝑙 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜 𝑐𝑜𝑎𝑐ℎ. 𝐿’𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑑𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑠𝑖𝑣𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎’ 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑒 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑔𝑢𝑎𝑟𝑑𝑖𝑒, 𝑠𝑢𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖, 𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖’ 𝑒’ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜. 𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑠𝑒𝑛𝑠𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑜𝑚𝑖𝑛𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑠𝑖𝑣𝑜 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎. 𝐷𝑎 𝑙𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑡𝑡𝑎𝑐𝑐ℎ𝑖, 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 93 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖, 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛𝑜𝑠𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑡𝑒𝑚𝑝𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑑𝑖𝑣𝑖𝑠𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑠𝑎𝑝𝑝𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑒. 𝐺𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑒ì 𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑟𝑜𝑠𝑡𝑒𝑟. 𝐼𝑙 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒 𝑒’ 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑟𝑒𝑐𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑑𝑎 𝑆𝑜𝑘𝑜𝑙𝑜𝑤𝑠𝑘𝑖, 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑟𝑎𝑑𝑑𝑜𝑝𝑝𝑖𝑜 𝑛𝑒𝑙 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜, 𝑐𝑖 ℎ𝑎 𝑑𝑎𝑡𝑜 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑒𝑑 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑜𝑖 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑛𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑑𝑎 3 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖. 𝐼 𝑡𝑖𝑓𝑜𝑠𝑖 𝑠𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑎𝑐𝑐𝑒𝑠𝑖, 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 ℎ𝑎 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑎 𝑔𝑖𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑣𝑎𝑛𝑡𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜. 𝑆𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑖 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑢𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑖𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑑𝑑𝑖𝑠𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙’𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑠𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎. 𝐺𝑖𝑜𝑣𝑎𝑛𝑛𝑖 𝐷𝑒 𝑁𝑖𝑐𝑜𝑙𝑎𝑜 𝑠𝑡𝑎 𝑓𝑎𝑐𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑚𝑒𝑔𝑙𝑖𝑜, 𝑠𝑡𝑎 𝑣𝑒𝑛𝑒𝑛𝑑𝑜 𝑓𝑢𝑜𝑟𝑖 𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒’ 𝑢𝑛 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑒. 𝐿𝑒𝑣𝑒𝑟 ℎ𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑎𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑙𝑖𝑣𝑒𝑙𝑙𝑜, 𝑙𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑒 𝑠𝑝𝑒𝑟𝑜 𝑒 𝑐𝑟𝑒𝑑𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑖𝑎 𝑙𝑎 𝑠𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑔𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑖𝑛 𝑡𝑒𝑟𝑚𝑖𝑛𝑖 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑑𝑢𝑐𝑖𝑎, 𝑛𝑒𝑙 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑟𝑐𝑖 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑢𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑙𝑖𝑡𝑎’, 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑒𝑙𝑜𝑐𝑖𝑡𝑎’ 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑢𝑖 𝑛𝑜𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜”.

𝐌𝐞𝐨 𝐒𝐚𝐜𝐜𝐡𝐞𝐭𝐭𝐢 (Pesaro): “𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 15 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖 𝑚𝑎 𝑝𝑜𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑎𝑔𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑓𝑒𝑟𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑐’𝑒’ 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑎 𝑁𝑎𝑝𝑜𝑙𝑖: 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑖𝑠𝑜𝑔𝑛𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒, 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎 𝑟𝑒𝑐𝑢𝑝𝑒𝑟𝑎𝑟𝑒 𝐵𝑎𝑚𝑓𝑜𝑟𝑡ℎ, 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑐𝑖𝑜’ 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜. 𝑀𝑎𝑟𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑒’ 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑡𝑒𝑡𝑡𝑜, ℎ𝑎 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑏𝑒𝑛𝑒: 𝑒’ 𝑢𝑛 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑐𝑖 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑎’ 𝑎𝑖𝑢𝑡𝑎𝑟𝑒, 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑆𝑡𝑎𝑧𝑧𝑜𝑛𝑒𝑙𝑙𝑖”.