Olimpia Milano – Trento [Quarti di Coppa Italia]: l’EA7 prima semifinalista, la Dolomiti resiste 10 minuti

L’𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 è la prima semifinalista di queste Final Eight 2024 rispettando cosi i pronostici pre-partita e riabilitandosi dopo l’eliminazione a sorpresa alla prima partita contro Brescia in quella che è stata la scorsa edizione. Dal canto suo 𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨 prova a giocarsela nel primo quarto ma poi perde il filo del discorso e soprattutto la strada del canestro, presidiata a mo’ di fortino dagli uomini di coach 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚.

Olimpia Milano – Trento 80-57: la partita

Inizio con le polveri bagnate per Trento, che subisce poi in difesa i canestri di 𝐕𝐨𝐢𝐠𝐭𝐦𝐚𝐧𝐧 (tripla) e 𝐌𝐞𝐥𝐥𝐢. Sin da subito l’Olimpia prende il comando a rimbalzo e il team di coach 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 si sblocca lunetta con 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 dopo quasi tre minuti di gioco per un fallo su tiro da tre subito da 𝐍𝐚𝐩𝐢𝐞𝐫. Milano ritrova il + 5 con la tripla di 𝐒𝐡𝐢𝐞𝐥𝐝𝐬 (11-6) ma nel miglior frangente della Dolomiti che prende atto delle difficoltà di imbastire in area corre e fa muovere la difesa milanese, creando tiri aperti per 𝐀𝐥𝐯𝐢𝐭𝐢: proprio l’ex Olimpia realizza tre triple consecutive portando i suoi avanti sul 16-17. Nel finale 𝐊𝐲𝐥𝐞 𝐇𝐲𝐧𝐞𝐬 trova due canestri, il secondo sulla sirena con l’ennesimo rimbalzo offensivo, ed il primo quarto si chiude sul 20-17.

La partita cambia completamente nel secondo quarto, dopo i primi due minuti in cui i Trento trova anche il pareggio con il canestro di 𝐂𝐨𝐨𝐤𝐞 e l’uno su due dalla lunetta di 𝐌𝐨𝐨𝐧𝐞𝐲 (20-20), Milano serra completamente i ranghi e piazza un primo parziale di 10-0, sfruttando le vie centrali una difesa trentina spesso fuori posizione o con accoppiamenti sbagliata. 𝐅𝐨𝐫𝐫𝐚𝐲 prova l’ultimo appello per restare in partita realizzando la tripla del -7 (30-23), ma Milano risponde con un nuovo parziale di 9-0, indirizzando nettamente il match. Troppe palle perse per l’Aquila (11 nel primo tempo) e una grande difficoltà a creare gioco e tiri, con Milano a chiudere tutte le fonti lasciando appena 6 punti nel quarto che finisce 39-23,

L’inizio del terzo quarto è quello che decreta la sentenza: Milano parte con un 12-0 (21-0 considerando il parziale aperto dal secondo quarto) tenendo la Dolomiti a secco di punti per addirittura 10 minuti a cavallo fra secondo e terzo quarto, arrivando al massimo vantaggio quando 𝐇𝐚𝐥𝐥 servito da 𝐌𝐞𝐥𝐥𝐢 insacca la tripla del 51-23 (+28). E’ 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 a rompere il lunghissimo digiuno per Trento (51-27) ma la partita ormai ha perso di appeal e il risultato non è in discussione, nonostante manchino ancora 13 minuti. Le triple di 𝐍𝐚𝐩𝐢𝐞𝐫 e 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢 ed i 3 liberi di 𝐌𝐢𝐫𝐨𝐭𝐢𝐜 per fallo subito da 𝐁𝐢𝐥𝐢𝐠𝐡𝐚 su tiro dall’arco portano Milano sul +30 a fine terzo quarto (65-35).

Nell’ultimo quarto 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚 concede più spazio alla second unit e anche 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 concede minuti al giovane 𝐍𝐢𝐚𝐧𝐠, con Trento che aggiusta leggermente le statistiche ed una partita che si trascina lentamente all’epilogo finale scritto largamente in anticipo.

Milano domina in tutte le statistiche, ma la chiave è assolutamente una difesa che ha ridotto al lumicino le idee avversarie, obbligando a palle perse e tiri a bassa percentuale, finendo per sfiduciare l’avversario che poi esce anche troppo presto dalla partita. L’Olimpia è in semifinale ed aspetta la vincente fra 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐢𝐚 e 𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚, già in campo.

——————

Olimpia Milano – Trento: i quintetti iniziali

——————

𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨: Napier, Shields, Hall, Melli, Voigtmann

𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨: Hubb, Baldwin, Forray, Grazulis, Biligha

————————-

Olimpia Milano – Trento: i parziali dei quarti

————————-

𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 20-17 (20-17)

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 19-6 (39-23)

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 26-12 (65-35)

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 15-22 (80-57)

——————————

Olimpia Milano – Trento: le statistiche di squadra

——————————

𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨

2pt: 20/41 (48.8%)

3pt: 6/24 (25.0%)

Liberi: 22/28 (78.6%)

Rimbalzi: 45 (13 o. + 32 d.)

Assist: 18

Palle perse: 9

𝐓𝐫𝐞𝐧𝐭𝐨

2pt: 12/30 (40.0%)

3pt: 9/29 (31.1%)

Liberi: 6/9 (66.7%)

Rimbalzi: 32 (6 o. + 26 d.)

Assist: 15

Palle perse: 16

———–

Olimpia Milano – Trento: il nostro MVP della partita

———–

𝐒𝐡𝐚𝐯𝐨𝐧 𝐒𝐡𝐢𝐞𝐥𝐝𝐬 (Olimpia Milano)

————–

Olimpia Milano – Trento: il tabellino

————–

𝐀𝐑𝐌𝐀𝐍𝐈 𝐄𝐗𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄 𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍𝐎

Devon Hall – 9pt / 5rb / 2as

Shabazz Napier – 9pt / 1rb / 1as

Stefano Tonut – 5pt / 0rb / 2as

Diego Flaccadori – 6pt / 2rb / 1as

Nicolo Melli – 3pt / 7rb / 4as

Nikola Mirotic – 5pt / 6rb / 1as

Gampaolo Ricci – 5pt / 6rb / 0as

Guglielmo Caruso – 4pt / 1rb / 0as

Kyle Hines – 6pt / 3rb / 2as

Shavon Shields – 14pt / 5rb / 3as

Giordano Bortolani – 0pt / 0rb / 0as

Johannes Voigtmann – 14pt / 6rb / 2as

𝐓𝐑𝐄𝐍𝐓𝐎

Matt Mooney – 3pt / 0rb / 1as

Prentiss Hubb – 12pt / 5rb / 4as

Kamar Baldwin – 6pt / 7rb / 3as

Luca Conti – 0pt / 1rb / 0as

Toto Forray – 9pt / 3rb / 1as

Davide Alviti – 9pt / 1rb / 0as

Andrejs Grazulis – 5pt / 4rb / 3as

Paul Biligha – 5pt / 1rb / 0as

Derek Cooke – 4pt / 5rb / 1as

Mattia Udom – 0pt / 2rb / 1as

Saliou Niang – 4pt / 0rb / 1as

—————-

Olimpia Milano – Trento: la sala stampa

—————-

*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐄𝐭𝐭𝐨𝐫𝐞 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚 (coach Olimpia Milano): “Siamo riusciti a difendere bene sui loro esterni che normalmente creano molto sia in situazione di pick and roll che di isolamento. Abbiamo segnato abbastanza in contropiede e in definitiva l’approccio alla partita è stato incoraggiante e ci ha permesso di vincere bene. Ora ci prepariamo alla prossima. E’ ovvio che se difendi bene e riesci a farlo per 10 o 12 minuti di fila poi acquisisci un vantaggio importante che ti consente di chiudere la partita. Difesa e contropiede ci hanno permesso di non dipendere dalle percentuali di tiro, cosa che invece succede quando giochi a metà campo. Giocare da favorito aumenta sempre la tensione, ma noi avevamo vinto a Trento da poco tempo solo nell’ultimo quarto quindi siamo scesi in campo con grande rispetto per loro e quello che hanno fatto per arrivare a queste Final Eight“.

𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐆𝐚𝐥𝐛𝐢𝐚𝐭𝐢 (coach Trento): “Abbiamo sofferto tantissimo la grande fisicità di Milano, entrata in campo fin da subito concentrata e determinata: nella prima metà di partita abbiamo avuto una buona presenza, ma abbiamo sbagliato tanti tiri anche ben costruiti e non siamo mai riusciti ad arrivare al ferro. Alla lunga poi ci siamo un po’ persi, anche perché in questo momento ci manca brillantezza a livello fisico e mentale. Dispiace chiudere così la nostra Final Eight, perché è una manifestazione molto bella e che ci siamo meritati: ora abbiamo qualche giorno di riposo in cui rigenerarci sotto tutti i punti di vista per poi tornare carichi in vista dell’ultima parte di stagione“.