Il terzo quarto è oramai dichiaratamente territorio di caccia dei 𝐌𝐢𝐧𝐧𝐞𝐬𝐨𝐭𝐚 𝐓𝐢𝐦𝐛𝐞𝐫𝐰𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬: avanti 53-59 sul parquet dei 𝐏𝐡𝐨𝐞𝐧𝐢𝐱 𝐒𝐮𝐧𝐬, gli uomini di 𝐂𝐡𝐫𝐢𝐬 𝐅𝐢𝐧𝐜𝐡 prendono il largo con 7 triple su 11 a segno ( quattro di un sempre più determinante 𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐞𝐫-𝐖𝐚𝐥𝐤𝐞𝐫), portandosi in vantaggio di 22 punti nel quarto, amministrandolo sino alla fine ( 109-126) grazie alla regia di 𝐂𝐨𝐧𝐥𝐞𝐲 e soprattutto ad un 𝐄𝐝𝐰𝐚𝐫𝐝𝐬 imprendibile quando attacca il canestro, che ha risposto colpo su colpo ai canestri di 𝐁𝐞𝐚𝐥 dalla lunga distanza.

La squadra di 𝐕𝐨𝐠𝐞𝐥, dopo un discreto primo tempo grazie ai 14 di 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭 (in risposta ai 16 di 𝐄𝐝𝐰𝐚𝐫𝐝𝐬) e i 10 di 𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧, ha evidenziato i consueti limiti a rimbalzo (28-50), nonché in difesa, dove in mancanza dello specialista 𝐀𝐥𝐥𝐞𝐧 il solo 𝐎𝐤𝐨𝐠𝐢𝐞 (peraltro espulso alla fine per un duro fallo su 𝐆𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭) non può bastare ad arginare le folate degli ospiti, e dove 𝐍𝐮𝐫𝐤𝐢𝐜 è stato letteralmente travolto dalla batteria dei lunghi di Minnesota, compreso il Sesto Uomo dell’anno Reid; 𝐁𝐞𝐚𝐥 si è svegliato solo a partita compromessa, mentre 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐞𝐫 da playmaker perde molto della sua efficacia offensiva, e in difesa soccombe spesso a un “professore” del calibro come 𝐂𝐨𝐧𝐥𝐞𝐲.

𝐄𝐝𝐰𝐚𝐫𝐝𝐬 Mvp con 36 punti, 11/23 dal campo, 11/11 ai liberi, 9 rimbalzi e 5 assist, 𝐆𝐨𝐛𝐞𝐫𝐭 ha aggiunto 19 punti e 14 rimbalzi, 18 con 13 rimbalzi per Towns mentre Reid e Alexander-Walker dalla panchina combinano per 29 punti.

𝐁𝐞𝐚𝐥 per i Suns chiude a quota 28 punti 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭 ne segna solo 9 dopo l’intervallo e termina con 25, e 𝐃𝐞𝐯𝐢𝐧 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐞𝐫 23, mentre il resto della squadra ha segnato solo 33 punti.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.