Il TD Garden di Boston viene violato per la seconda volta in questa stagione dai solidissimi 𝐋𝐨𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞𝐬 𝐂𝐥𝐢𝐩𝐩𝐞𝐫𝐬 (22 vittorie nelle ultime 26 partite) che tengono l’attacco dei Celtics, privi di 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐧𝐬, all’intervallo lungo a soli 39 punti ( con un pessimo 29,5% dal campo e 4/23 da 3). Terzo quarto che si apre con uno 0-21 di parziale in 6 minuti grazie a cui gli uomini di coach 𝐋𝐮𝐞 si portano anche sul +33 (46-79).

𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 a parte, il quartetto partente composto da 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲, 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞, 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 e 𝐇𝐨𝐫𝐟𝐨𝐫𝐝 chiude con un misero 5/37 dal campo, così gli uomini di coach 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐮𝐥𝐥𝐚 alzano bandiera bianca contro 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐚𝐫𝐝 e soci e lasciano spazio nell’ultimo quarto alle secondo linee per 12 minuti di garbage time (96-115 il finale).

Altro big match vede i 𝐃𝐞𝐧𝐯𝐞𝐫 𝐍𝐮𝐠𝐠𝐞𝐭𝐬 faticare e non poco per avere la meglio sui 𝐏𝐡𝐢𝐥𝐚𝐝𝐞𝐥𝐩𝐡𝐢𝐚 𝟕𝟔𝐞𝐫𝐬, privi di 𝐄𝐦𝐛𝐢𝐢𝐝 (non gioca a Denver dal 2019), 𝐌𝐚𝐱𝐞𝐲, 𝐇𝐚𝐫𝐫𝐢𝐬 e 𝐌𝐞𝐥𝐭𝐨𝐧. Partita che si trascina punto a punti fino a 2 minuti dalla fine quando un mini parziale di 6-0 firmato 𝐉𝐨𝐤𝐢𝐜-𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 permette ai padroni di casa di scavare quel piccolo solco mantenuto fino alla fine per portare a casa la vittoria per 111-105. Da segnalare un ottimo 𝐏𝐚𝐮𝐥 𝐑𝐞𝐞𝐝 tra gli ospiti, che da vice Embiid non ha fatto rimpiangere il capocannoniere della lega (30 punti e 13 rimbalzi ), battagliando a testa alta con Jokic.

Sesta vittoria consecutiva per i 𝐍𝐞𝐰 𝐘𝐨𝐫𝐤 𝐊𝐧𝐢𝐜𝐤𝐬, che battono al Madison Square Garden i 𝐌𝐢𝐚𝐦𝐢 𝐇𝐞𝐚𝐭, giunti a loro volta alla sesta sconfitta consecutiva; gara che gli uomini di 𝐒𝐩𝐨𝐞𝐥𝐬𝐭𝐫𝐚 erano riusciti a raddrizzare a fine terzo quarto dal – 13 , grazie ad un ottimo 𝐁𝐮𝐭𝐥𝐞𝐫 (28 punti in totale), ma un parziale di 13-3 ad inizio dell’ultimo quarto ha posto fine alle ostilità. Da segnalare l’uscita per infortunio alla spalla destra di 𝐑𝐚𝐧𝐝𝐥𝐞 caduto rovinosamente a seguito di un contatto con 𝐉𝐚𝐪𝐮𝐞𝐳 𝐉𝐫, a sua volta in campo rientrato dopo 6 partite. 125-109 il finale.

Settima vittoria nelle ultime 10 partite per gli 𝐔𝐭𝐚𝐡 𝐉𝐚𝐳𝐳, che battono gli 𝐂𝐡𝐚𝐫𝐥𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐇𝐨𝐫𝐧𝐞𝐭𝐬 privi di 𝐋𝐚𝐦𝐞𝐥𝐨 𝐁𝐚𝐥𝐥 (alla terza sconfitta dalla trade che ha portato 𝐑𝐨𝐳𝐢𝐞𝐫 a Miami). Ben 47 punti segnati nel primo quarto dagli uomini di coach 𝐇𝐚𝐫𝐝𝐲, con 𝐌𝐚𝐫𝐤𝐤𝐚𝐧𝐞𝐧 e 𝐒𝐞𝐱𝐭𝐨𝐧 che ne combinano ben 35 con 9 triple. Utah che arriva anche a +35 di vantaggio, ma che incredibilmente piano piano si fa rimontare fino al -7 ad un minuto dalla fine grazie alle prestazioni di 𝐏. 𝐉. 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 (43 punti di cui 31 nel secondo tempo) e di 𝐑𝐢𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝𝐬 (26 punti e 13 rimbalzi). I 4 punti finali di 𝐒𝐞𝐱𝐭𝐨𝐧 chiudono la gara (122-134), in cui non brilla particolarmente 𝐒𝐢𝐦𝐨𝐧𝐞 𝐅𝐨𝐧𝐭𝐞𝐜𝐜𝐡𝐢𝐨 (5 punti, 3 rimbalzi e 3 assist con 1/4 da 3 punti).

Sfida fra le ultime della classe ad Est, e ad avere la meglio sono i 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 𝐖𝐢𝐳𝐚𝐫𝐝𝐬, che impongono la 40esima sconfitta ai 𝐃𝐞𝐭𝐫𝐨𝐢𝐭 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐬. Partita in bilico per quasi 44 minuti, con gli uomini del nuovo coach 𝐁𝐫𝐢𝐚𝐧 𝐊𝐞𝐞𝐟𝐞 che con una schiacciata di 𝐊𝐮𝐳𝐦𝐚 (30 punti) allungano sino a portarsi sul 98-107 a 4 minuti dalla fine. Una tripla di 𝐁𝐨𝐠𝐝𝐚𝐧𝐨𝐯𝐢𝐜 ha portato Detroit a -6, ma sempre Kuzma dalla lunga distanza ha spento le velleità del rientrante 𝐂𝐮𝐧𝐧𝐢𝐧𝐠𝐡𝐚𝐦 e dei suoi compagni (𝐆𝐚𝐥𝐥𝐢𝐧𝐚𝐫𝐢 non entrato).

Finale convulso a 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐥𝐲𝐧, dove i Nets interrompono la striscia negativa di 3 sconfitte, battendo gli 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐑𝐨𝐜𝐤𝐞𝐭𝐬 dopo aver dilapidato un vantaggio accumulato nel primo tempo di 20 punti.

𝐌𝐢𝐤𝐚𝐥 𝐁𝐫𝐢𝐝𝐠𝐞𝐬 e compagni avanti 103-97 con 19 secondi al termine, prima mandano 𝐒𝐞𝐧𝐠𝐮𝐧 in lunetta per uno 2/2, e nella azione successiva 𝐀𝐦𝐞𝐧 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐩𝐬𝐨𝐧 ruba palla a 𝐎’𝐍𝐞𝐚𝐥 e segna da 3 dall’angolo per il – 1 (103-102) a 7” dalla fine. Dopo i liberi di 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐚𝐬 (37 punti) e di 𝐒𝐞𝐧𝐠𝐮𝐧 , 𝐃𝐢𝐧𝐰𝐢𝐝𝐝𝐢𝐞 fa 1/2 dalla lunetta ma Houston non ha più tempo per l’ultimo tentativo.

4 uomini con almeno 20 punti, guidati dai 30 di 𝐀𝐧𝐭𝐞𝐭𝐨𝐤𝐨𝐮𝐧𝐦𝐩𝐨, permettono ai 𝐌𝐢𝐥𝐰𝐚𝐮𝐤𝐞𝐞 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐬 di dominare l’incontro contro i 𝐍𝐞𝐰 𝐎𝐫𝐥𝐞𝐚𝐧𝐬 𝐏𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐧𝐬 (141-117), allungando con decisione nel terzo quarto; il coach ad interim 𝐏𝐫𝐮𝐧𝐭𝐲, dopo la sconfitta interna contro Cleveland, consegnerà lunedì a 𝐃𝐨𝐜 𝐑𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬 una squadra in salute, che chiude con il 56% dal campo e che per la terza gara nelle ultime 7 segna almeno 140 punti; mini campanello d’allarme invece per coach 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧, che pur recuperando 𝐖𝐢𝐥𝐥𝐢𝐚𝐦𝐬𝐨𝐧 perde la quinta partita nelle ultime 8 gare disputate.

Dopo l’exploit di 24 ore fa (73 punti) , 𝐋𝐮𝐤𝐚 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 si “ferma” ad una tripla doppia (28+10+17 con 9/26 dal campo, 1/9 da 3), ma la rimonta dei 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐜𝐤𝐬 da -23 a -3 a 7” dalla fine viene vanificata dai liberi di 𝐁𝐚𝐫𝐧𝐞𝐬, che regalano ai 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐊𝐢𝐧𝐠𝐬 la terza vittoria di fila dopo averne perse 4 di fila.

Tonfo a sorpresa anche per i 𝐌𝐢𝐧𝐧𝐞𝐬𝐨𝐭𝐚 𝐓𝐢𝐦𝐛𝐞𝐫𝐰𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬 , che nel classico testa coda si arrendono in casa dei 𝐒𝐚𝐧 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐒𝐩𝐮𝐫𝐬, alla quinta vittoria a Gennaio, tante quante i primi 2 mesi e mezzo di stagione.

Fatale per 𝐓𝐨𝐰𝐧𝐬 e compagni il quarto quarto, dove gli uomini di 𝐏𝐨𝐩𝐨𝐯𝐢𝐜𝐡 dopo un’intera gara ad inseguire, guidati dal trio 𝐒𝐨𝐜𝐡𝐚𝐧-𝐕𝐚𝐬𝐬𝐞𝐥𝐥-𝐖𝐞𝐦𝐛𝐚𝐧𝐲𝐚𝐦𝐚, sono arrivati a condurre 112-107, proprio grazie ad una tripla del francese; qualche errore di troppo ai liberi ha concesso a 𝐓𝐨𝐰𝐧𝐬 7 secondi per cercare la tripla della vittoria, mancandola.

Piccola curiosità : la gara è stata interrotta per 5’ minuti nel primo quarto per la presenza di un pipistrello (non nuovo come avvenimento a San Antonio), catturato dopo numerosi tentativi dalla mascotte di casa.

A proposito di thriller , a San Francisco va in scena la gara più avvincenti della notte: dopo ben due tempi supplementari sono i liberi di un 𝐋𝐞𝐁𝐫𝐨𝐧 𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 stellare (tripla doppia da 36 punti, 20 rimbalzi,12 assist) a decidere la sfida con i 𝐆𝐨𝐥𝐝𝐞𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐖𝐚𝐫𝐫𝐢𝐨𝐫𝐬. Uno 𝐒𝐭𝐞𝐩𝐡 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲 in cerca di riscatto dopo la goffa palla persa che è costata la vittoria contro i 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐊𝐢𝐧𝐠𝐬, con un layup ha forzato la partita all’overtime, poi e’ stato 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐩𝐬𝐨𝐧 con una tripla a pareggiare a 7” secondi dalla fine del primo supplementare, con James che ha fallito il tiro della vittoria. Sempre 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲 ha stampato la nona tripla della sua serata su 21 tentativi (46 punti finali) a 5 secondi dal termine del secondo supplementare, ma 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 ferma fallosamente “𝐓𝐡𝐞 𝐊𝐢𝐧𝐠” a un secondo dalla fine, che può chiudere la contesa dalla lunetta sul 144-145.

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I RISULTATI DELLA NOTTE

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𝐃𝐞𝐭𝐫𝐨𝐢𝐭 𝐏𝐢𝐬𝐭𝐨𝐧𝐬 – 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 𝐖𝐢𝐳𝐚𝐫𝐝𝐬 𝟏𝟎𝟒-𝟏𝟏𝟖

DET: Bojan Bodgandovic 30 p, Cunningham 20 p + 12 a, Duren 10 p + 18 a

WAS: Kuzma 30 p, Poole 17 p, Gafford 15 p + 13 a

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𝐍𝐞𝐰 𝐘𝐨𝐫𝐤 𝐊𝐧𝐢𝐜𝐤𝐬 – 𝐌𝐢𝐚𝐦𝐢 𝐇𝐞𝐚𝐭 𝟏𝟐𝟓-𝟏𝟎𝟗

NYK: Brunson 32 p, Anunoby 19 p

MIA: Butler 28 p, Robinson 19 p, Adebayo 12 p + 13 r

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𝐃𝐞𝐧𝐯𝐞𝐫 𝐍𝐮𝐠𝐠𝐞𝐭𝐬 – 𝐏𝐡𝐢𝐥𝐚𝐝𝐞𝐥𝐩𝐡𝐢𝐚 𝟕𝟔𝐞𝐫𝐬 𝟏𝟏𝟏-𝟏𝟎𝟓

DEN: Jokic 26 p + 16 r, J.Murray 23 p

PHI: Reed 30 p + 13 a, Oubre 25 p, Beverly 17 p + 11 a

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𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐥𝐲𝐧 𝐍𝐞𝐭𝐬 – 𝐇𝐨𝐮𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐑𝐨𝐜𝐤𝐞𝐭𝐬 𝟏𝟎𝟔-𝟏𝟎𝟒

BKN: Thomas 37 p, Mikal Bridges e Finney-Smith 19 p, Claxton 10 p + 13 r

HOU: J.Green 19 p + 10 r, Brooks e Whitmore 19, Sengun 15 p + 11 r

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𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐂𝐞𝐥𝐭𝐢𝐜𝐬 – 𝐋𝐨𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞𝐬 𝐂𝐥𝐢𝐩𝐩𝐞𝐫𝐬 𝟗𝟔-𝟏𝟏𝟓

BOS: Tatum 21 p + 11 r, Pritchard 12 p

LAC: Leonard 26 p, Theis 18 p

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𝐂𝐡𝐚𝐫𝐥𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐇𝐨𝐫𝐧𝐞𝐭𝐬 – 𝐔𝐭𝐚𝐡 𝐉𝐚𝐳𝐳 𝟏𝟐𝟐-𝟏𝟑𝟒

CHA: Washington 43 p, Richards 26 p + 13 r

UTA: Markkanen 33 p + 12 r, Sexton 24 p, Collins 20 p + 10 r

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𝐌𝐢𝐥𝐰𝐚𝐮𝐤𝐞𝐞 𝐁𝐮𝐜𝐤𝐬 – 𝐍𝐞𝐰 𝐎𝐫𝐥𝐞𝐚𝐧𝐬 𝐏𝐞𝐥𝐢𝐜𝐚𝐧𝐬 𝟏𝟒𝟏-𝟏𝟏𝟕

MIL: Antetokounmpo 30 p + 12 r, Lillard 26 p

NOP: Ingram 26 p, Williamson 23 p, Valanciunas 13 p + 10 r

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𝐆𝐨𝐥𝐝𝐞𝐧 𝐒𝐭𝐚𝐭𝐞 𝐖𝐚𝐫𝐫𝐢𝐨𝐫𝐬 – 𝐋𝐨𝐬 𝐀𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞𝐬 𝐋𝐚𝐤𝐞𝐫𝐬 𝟏𝟒𝟒-𝟏𝟒𝟓 𝐝.𝐭.𝐬.

GSW: Curry 46, Thompson 24 p, Green 14 r + 11 a

LAL: James 36 p + 20 r + 12 a, Davis 29 p + 13 r

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𝐒𝐚𝐧 𝐀𝐧𝐭𝐨𝐧𝐢𝐨 𝐒𝐩𝐮𝐫𝐬 – 𝐌𝐢𝐧𝐧𝐞𝐬𝐨𝐭𝐚 𝐓𝐢𝐦𝐛𝐞𝐫𝐰𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬 𝟏𝟏𝟑-𝟏𝟏𝟐

SAS: Vassell 25 p, Wembanyama 23 p + 10 r, T.Jones 12 p + 11 a

MIN: Edwards 32 p + 12 a, Gobert e Towns 19 p

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𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐜𝐤𝐬 – 𝐒𝐚𝐜𝐫𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐊𝐢𝐧𝐠𝐬 𝟏𝟏𝟓-𝟏𝟐𝟎

DAL: Doncic 28 p + 10 r + 17 a, G.Williams 27 p

SAC: Fox 34 , Barnes 20 p, Sabonis 17 p + 11 r

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CLASSIFICHE CONFERENCE

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𝐄𝐀𝐒𝐓𝐄𝐑𝐍 𝐂𝐎𝐍𝐅𝐄𝐑𝐄𝐍𝐂𝐄

𝟎𝟏. Boston Celtics (35-11)

𝟎𝟐. Milwaukee Bucks (32-14)

𝟎𝟑. Philadelphia 76ers (29-15)

𝟎𝟒. New York Knicks (29-17)

𝟎𝟓. Cleveland Cavaliers (27-16)

𝟎𝟔. Indiana Pacers (26-20)

𝟎𝟕. Miami Heat (24-22)

𝟎𝟖. Orlando Magic (23-22)

𝟎𝟗. Chicago Bulls (21-25)

𝟏𝟎. Brooklyn Nets (18-27)

𝟏𝟏. Atlanta Hawks (18-27)

𝟏𝟐. Toronto Raptors (16-29)

𝟏𝟑. Charlotte Hornets (10-34)

𝟏𝟒. Washington Wizards (8-37)

𝟏𝟓. Detroit Pistons (5-40)


𝐖𝐄𝐒𝐓𝐄𝐑𝐍 𝐂𝐎𝐍𝐅𝐄𝐑𝐄𝐍𝐂𝐄

𝟎𝟏. Oklahoma City Thunder (32-13)

𝟎𝟐. Minnesota Timberwolves (32-14)

𝟎𝟑. Los Angeles Clippers (30-14)

𝟎𝟒. Denver Nuggets (32-15)

𝟎𝟓. Sacramento Kings (26-18)

𝟎𝟔. Phoenix Suns (26-19)

𝟎𝟕. New Orleans Pelicans (26-20)

𝟎𝟖. Dallas Mavericks (25-21)

𝟎𝟗. Los Angeles Lakers (24-23)

𝟏𝟎. Utah Jazz (24-23)

𝟏𝟏. Houston Rockets (21-24)

𝟏𝟐. Golden State Warriors (19-24)

𝟏𝟑. Memphis Grizzlies (18-27)

𝟏𝟒. Portland Trail Blazers (13-32)

𝟏𝟓. San Antonio Spurs (10-36)

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LEGENDA

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(𝐖-𝐋): fra parentesi nelle partite nelle classifiche, dopo il nome delle squadre il record vinte perse nella stagione;

𝐩: Punti realizzati;

𝐫: Rimbalzi catturati;

𝐚: Assist serviti

𝐬𝐭𝐩: Stoppate date

Autore

  • Christian Roger Di Benedetto

    Grande appassionato di basket NBA e collezionista di canotte, tifoso Bulls (nostalgico), padre di tre figli di cui due dedicati al mondo del basket (sta lavorando sul terzo) e vincitore della prima edizione del PB Day. Il suo motto: “Never Give Up!”