Amici di Passione Basket, andiamo ad assegnare i nostri personali Top della settimana NBA: ecco le nostre scelte ad Est.

𝐌𝐕𝐏

𝐉𝐨𝐞𝐥 𝐄𝐦𝐛𝐢𝐢𝐝 (Philadelphia 76ers)

La sua media punti a partita ora dice 35.0…a parte il suo ginocchio, chi fermerà The Process? Dopo solamente 2 partite giocate dall’Mvp in carica dal 22 Dicembre scorso, il suo ritorno in occasione del Martin Luther King il 15 Gennaio dopo tre partite di assenza a causa dei problemi al ginocchio è stato nel suo stile: 26 punti nel primo tempo per un totale di 41 a fine gara, con 10 rimbalzi e 16/17 ai liberi in soli 31 minuti per archiviare la pratica Houston Rockets. Ben altro spessore l’avversario 24 ore dopo, quel Nikola Jokic con i suoi Denver Nuggets, con cui si è conteso gli ultimi 3 Mvp stagionali; ma il parquet però ha detto che Joel è ingiocabile quando è in condizione, siglando altri 41 punti, di cui 10 in meno di 2 minuti nel parziale di 15-2 a metà ultimo quarto che ha consentito agli uomini di Vogel di prevalere 126-121. A Orlando invece, ci ha messo appena 30’ e tre quarti giocati per siglare 36 punti e godersi l’ultima frazione in panchina mentre i suoi compagni controllavano la gara, terminata 109-124: la 20esima gara con almeno 30 punti a referto la riserva agli Charlotte Hornets sabato notte (33 punti, 10 rimbalzi, 5 assist, 3 stoppate).

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐑𝐎𝐎𝐊𝐈𝐄

𝐁𝐫𝐚𝐧𝐝𝐨𝐧 𝐌𝐢𝐥𝐥𝐞𝐫 (Charlotte Hornets)

Dominatore dei nostri Award Jaquez jr. ai box per infortunio, premiamo la seconda scelta assoluta nell’ultimo Draft, che nelle due gare giocate questa settimana realizza 2 “ventelli”. Nella importante vittoria contro San Antonio, il prodotto di Alabama sigla 24 punti con 8/14 dal campo, 4/7 da 3 e 9 rimbalzi; piu’ problematica la sua gara contro Embiid e i 76ers 24 ore dopo, ma un 2/10 da 3 punti non gli impedisce di raggiungere quota 23 punti, a cui aggiunge 7 rimbalzi e 3 assist. Tutto lascia pensare che la seconda parte di stagione degli Hornets sarà con la testa rivolta alla stagione successiva, ma il rientro di Ball in squadra potrebbe permettere a Miller di emergere, dopo un inizio con piu’ ombre che luci.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄

𝐃𝐚𝐦𝐢𝐚𝐧 𝐋𝐢𝐥𝐥𝐚𝐫𝐝 (Milwaukee Bucks)

“𝑆𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑒𝑟𝑎 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝐺𝑖𝑎𝑛𝑛𝑖𝑠 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑙’𝑖𝑛𝑓𝑜𝑟𝑡𝑢𝑛𝑖𝑜 𝑒𝑑 𝑒𝑟𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑓𝑖𝑎𝑡𝑜, 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑒𝑠𝑠𝑒𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑝𝑜’ 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑟𝑡𝑖𝑣𝑜. 𝐿𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑒̀ 𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑎 𝑢𝑛 𝑝𝑎𝑖𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑛𝑒𝑙 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑒 ℎ𝑜 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎𝑡𝑜, 𝑡𝑒𝑟𝑟𝑜̀ 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑒𝑑𝑒 𝑠𝑢𝑙𝑙’𝑎𝑐𝑐𝑒𝑙𝑒𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑒 𝑐𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒𝑟𝑜̀ 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑎𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑜𝑟𝑠𝑎 𝑒 𝑙’ℎ𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜”. Musica e parole di Damian Lillard, reduce dalla gara di Detroit di sabato notte dove ha chiuso con 45 punti, 11 assist e 16/16 ai liberi, primo giocatore in maglia Bucks a siglare almeno 40 punti, 10 assist e 5 triple nella stessa gara. Dopo 6 punti nel primo quarto, “Dame Dolla”ha iniziato a scaldarsi dopo che i Bucks si sono trovati sotto 55-46 a poco meno di 6 minuti dalla fine del primo tempo, firmando 11 punti, incluso un tripla per ridare ai Bucks un vantaggio di 67-70 all’intervallo. Lo show è continuato nel terzo quarto, con 19 punti per portare Milwaukee in vantaggio 98-103, aggiungendone 9 negli ultimi 2 minuti e mezzo della partita, inclusi quattro tiri liberi negli ultimi 60 secondi che hanno piegato le resistenze degli uomini di Monty Williams.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐂𝐎𝐀𝐂𝐇

𝐉.𝐁. 𝐁𝐢𝐜𝐤𝐞𝐫𝐬𝐭𝐚𝐟𝐟 (Cleveland Cavaliers)

Seconda nomination consecutiva per il coach della squadra dalla migliore striscia attuale di vittorie consecutive (7) nell’intera lega: tre vittorie convincenti in settimana, di cui una roboante sui Milwaukee Bucks privi di Antetokounmpo, travolti da uno scatenato Niang ( 20 punti con 4 triple nel solo secondo quarto e 33 punti finali), e dal duo Mitchell-Allen fino a toccare anche il -40 con 4 minuti da giocare nel terzo quarto . Ma è la difesa il segreto dei Cavs: 93.7 punti concessi questa settimana per la 2° miglior difesa della lega dietro Minnesota, tenendo gli avversari a soli 41.6% dal campo. Il tutto senza che coach Bickerstaff abbia potuto contare ancora sulle braccia lunghe di Mobley e la rapidità di Garland, ma il record di 12-3 in loro assenza legittima ancora di più il quarto posto ad Est di Mitchell e compagni.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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