Boston, la notte del trionfo: 18° titolo in bacheca, Dallas si arrende 4-1

“𝑃𝑒𝑟 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑙’𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑎𝑟𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑒𝑙𝑡𝑖𝑐𝑠 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜…𝑁𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑖-𝑜𝑡𝑡𝑜 𝑚𝑒𝑠𝑖, 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑖𝑜̀ 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖𝑡𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑑𝑖𝑣𝑒𝑟𝑠𝑒 𝑐𝑎𝑟𝑒𝑛𝑧𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑣𝑢𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑎𝑡𝑜. “𝑄𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎. 𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑒𝑠𝑝𝑒𝑟𝑖𝑒𝑛𝑧𝑒. 𝐸 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑖 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑖 𝑣𝑒𝑑𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑎𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑑𝑎 𝑒𝑠𝑠𝑒. 𝐶𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑖 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒𝑟𝑒”.

Il fresco 𝐌𝐯𝐩 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐞 𝐅𝐢𝐧𝐚𝐥𝐬 𝐉𝐚𝐲𝐥𝐞𝐧 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 fotografa perfettamente la stagione 2023-2024 appena conclusa, con il il 18° titolo portato a casa dai 𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐂𝐞𝐥𝐭𝐢𝐜𝐬, che riporta la franchigia del Massachusetts in vetta nella classifica All-Time.

A distanza di 16 anni precisi dal trionfo del 2008 griffato dal trio Garnett-Allen-Pierce, con Doc Rivers in panchina, gli uomini di 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐮𝐥𝐥𝐚 chiudono la serie 4-1 contro i volitivi 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐜𝐤𝐬, imponendosi 106-88, quasi costretti a zittire (a conferma delle parole di 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧) ancora una volta i dubbi sollevati immediatamente dopo la brutta prestazione di gara 4, che aveva riacceso da più parti persino l’ipotesi della clamorosa rimonta di 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 e compagni: ma dopo la stagione regolare da 64-18 e un playoff con sole 3 gare perse su 18 disputate, 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 e compagni hanno ribadito senza batter ciglio la propria superiorità di squadra, insuperabile in difesa (i texani chiudono i play-off con 99.2 punti segnati solo grazie alla super prestazione da 122 in gara 4, senza la quale si attestano a 93.5), con un 𝐉𝐫𝐮𝐞 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 implacabile e un 𝐃𝐞𝐫𝐫𝐢𝐜𝐤 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 capace delle giocate giuste al momento giusto, e compatta in attacco, dove la capacità di avere contemporaneamente 5 tiratori sul perimetro ha fatto spesso la differenza (il tutto con 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬 cha ha saltato 12 delle 19 partite di questi play-off).

Poi ci sono loro, 𝐉𝐚𝐲𝐥𝐞𝐧 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 e 𝐉𝐚𝐲𝐬𝐨𝐧 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦: rispettivamente 27 e 26 anni, che dopo 107 gare assieme si prendono l’anello e (forse) finalmente anche maggiore considerazione, se è vero che l’Mvp non è stato nemmeno scelto nel terzo quintetto stagionale, e con Tatum costantemente giudicato per le percentuali d’attacco e poco per il gran lavoro difensivo sotto i tabelloni e la capacità di prendersi responsabilità nei momenti clou, anche in veste di facilitatore di gioco (chiude la serie con quasi 8 rimbalzi e più di 7 assist a gara).

Menzione d’onore ovviamente anche per 𝐜𝐨𝐚𝐜𝐡 𝐌𝐚𝐳𝐳𝐮𝐥𝐥𝐚, arrivato tra lo scetticismo generale 2 anni fa’, con Brad Stevens che lo sceglie a sorpresa come sostituto di Udoka, che ha totalizzato un record di 121-43 in stagione regolare ed è diventato l’allenatore più giovane a vincere un titolo NBA da quando il grande Bill Russell lo vinse per la stessa franchigia 55 anni fa.

Quanto alla gara di questa notte, Dallas non è mai stata in vantaggio, è rimasta attaccata nel primo quarto sino al 19-18 grazie soprattutto agli 11 punti dalla panchina di 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧, 𝐄𝐱𝐮𝐦 e 𝐋𝐢𝐯𝐞𝐥𝐲, ma un 11-0 firmato da 𝐇𝐚𝐮𝐬𝐞𝐫 e 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 ha provocato il primo strappo al suono della prima sirena (28-18); il vantaggio di Boston si dilata nel secondo quarto, giungendo anche ad oltre 20 punti di vantaggio, trascinata da 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦, 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 e 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲, con 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 e 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 in difficoltà offensiva (14 punti in coppia all’intervallo) e difensiva, con lo sloveno che perde ripetutamente il proprio uomo (quasi sempre Holiday) sul lato debole. 𝐏𝐫𝐢𝐭𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝 fa’ il suo esordio nella partita con pochi secondi sul cronometro del primo tempo, ma gli è sufficiente un secondo per alzarsi dalla linea di metà campo per mettere a segno quella che oramai è diventata chiaramente una specialità della casa, la tripla dalla distanza assiderale, mandando le squadre al riposo 67-46.

Nel terzo quarto entrambe le squadre mostrano segni evidenti di fatica fisica e mentale, con numerosissimi errori dal campo, ma Boston mantiene agevolmente il vantaggio nonostante dal 78-52 in 9’ sigli solamente 8 punti, ma Dallas non fa’ molto meglio (15). Si arriva così nell’ultimo periodo, dove il primo canestro arriva per mano di 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬 dopo quasi 3 minuti di gioco: 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 prova quasi da solo a riavvicinare i suoi, ma Boston controlla agevolmente, e con 2’37’’ da giocare 𝐊𝐢𝐝𝐝 alza definitivamente i suoi titolari, con 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 che va a complimentarsi con tutta la panchina avversaria.

Finisce 106-88, con 31 punti, 8 rimbalzi e 11 assist di 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 e 21 punti, 8 rimbalzi e 6 assist dell’MVP delle finali 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 (con una media di 20,8 punti, 5,4 rimbalzi e 5 assist nelle 5 gare) e con un ottima difesa su 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜, 15 con 11 rimbalzi per il fantastico 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 e 14 con 8 rimbalzi per 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞.

Un 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 visibilmente stanco e spesso in difficoltà in difesa chiude con 28 punti, 12 rimbalzi e 12/25 dal campo, fa’ peggio 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠, mai in gara con 5/16 dal campo per 15 punti, volenteroso 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 con 14 punti con 4/6 da 3 punti.