A Denver è subito Jokic show contro i Lakers, nell’altro match i Suns passano a San Francisco

A 𝐃𝐞𝐧𝐯𝐞𝐫 cerimonia di consegna degli anelli sotto gli occhi dei Lakers e di 𝐋𝐞𝐛𝐫𝐨𝐧 𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬, alla sua ventunesima stagione della Lega; sul parquet poi superata l’emozione 𝐍𝐢𝐤𝐨𝐥𝐚 𝐉𝐨𝐤𝐢𝐜 e compagni partono subito forte nel primo periodo ( anche +18).

Di fatto i gialloviola sono a riusciti a tornare ad un possesso di distanza solo nell’ultimo quarto (87-84) , grazie un parziale di 13-0 a cavallo degli ultimi due tempi.

Manco a dirlo è stato 𝐉𝐨𝐤𝐢𝐜 (che chiude con la “solita” tripla doppia da 29+13+11) con 5 punti a dare il via al parziale decisivo di 10-3 per la vittoria finale (119-117).

Tutto il quintetto di Denver chiude in doppia cifra ( 21 𝐌𝐮𝐫𝐫𝐚𝐲, 20 𝐂𝐚𝐥𝐝𝐰𝐞𝐥𝐥-𝐏𝐨𝐩𝐞, 15 𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 e 12 con 12 rimbalzi 𝐏𝐨𝐫𝐭𝐞𝐫 𝐣𝐫.), mentre 𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 centellinato nel minutaggio (29 minuti) realizza 21 punti, 8 rimbalzi e 5 assist, e non sopperisce alla cattiva serata di 𝐃𝐚𝐯𝐢𝐬 (17 ma con 6 su 17 dal campo).

Allo 𝐂𝐡𝐚𝐬𝐞 𝐂𝐞𝐧𝐭𝐞𝐫 𝐝𝐢 𝐒𝐚𝐧 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐢𝐬𝐜𝐨 debutto con vittoria (104-108) per 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐤 𝐕𝐨𝐠𝐞𝐥 sulla panchina di 𝐏𝐡𝐨𝐞𝐧𝐢𝐱: non potendo contare sul ‘colpo” dell’estate 𝐁𝐞𝐚𝐥, il sostituto di Monty Williams si affida a 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐞𝐫 in regia e promuove 𝐆𝐫𝐚𝐲𝐬𝐨𝐧 𝐀𝐥𝐥𝐞𝐧.

E i risultati lo premiano: l’ex Bucks grazie all’ottima attitudine difensiva assieme ad 𝐎𝐤𝐨𝐠𝐢𝐞 concede poco più del 35% dal campo alla squadra di casa (con il trio 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲-𝐓𝐡𝐨𝐦𝐩𝐬𝐨𝐧-𝐏𝐚𝐮𝐥 a 7 su 31 dalla lunga distanza).

E dopo lo sciagurato terzo periodo (40-19) in cui dilapidano un vantaggio di +15, 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐞𝐫 prende per mano i compagni con 7 punti di fila nell’ultimo periodo, ma soprattutto con 3 assist decisivi ( per le triple di 𝐎𝐤𝐨𝐠𝐢𝐞 e 𝐆𝐨𝐫𝐝𝐨𝐧 e per un canestro di 𝐍𝐮𝐫𝐤𝐢𝐜) nell’ultimo minuto e mezzo di gara.

Nella serata non felice dell’applaudito ex 𝐃𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭 (7 su 22 dal campo per18 punti ma anche 11 rimbalzi), 𝐁𝐨𝐨𝐤𝐞𝐫 è il miglior marcatore dell’incontro con 32 punti 6 rimbalzi e 8 assist; ottima prova di 𝐎𝐤𝐨𝐠𝐢𝐞 anche in attacco (17 e 5 rimbalzi) e di un 𝐍𝐮𝐫𝐤𝐢𝐜 tirato a lucido autore di una doppia doppia da 14+14.

6 uomini in doppia cifra, tra cui 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲 con 27 punti, non bastano a 𝐒𝐭𝐞𝐯𝐞 𝐊𝐞𝐫𝐫 che senza 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 ancora out per un paio di settimane ha optato per 𝐏𝐚𝐮𝐥 subito in quintetto affianco a 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲 e 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐩𝐬𝐨𝐧: qualche buono sprazzo nel terzo quarto ma intesa e meccanismi ancora da oliare.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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