Masnago è nuovamente teatro di un sold-out (4.780 spettatori) per un derby che suscita sempre tanto coinvolgimento emotivo e che convoglia a Varese i tifosi di due squadre “deluse”.
𝐕𝐚𝐫𝐞𝐬𝐞 continua il suo periodo “sfortunato”, e deve fare a meno di Young (incidente casalingo), ma recupera 𝐌𝐜𝐃𝐞𝐫𝐦𝐨𝐭𝐭. 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨 non vuole essere da meno, e alla lista degli assenti aggiunge 𝐑𝐢𝐜𝐜𝐢, ma recupera 𝐁𝐚𝐫𝐨𝐧, oltre a dover rinunciare a coach 𝐌𝐞𝐬𝐬𝐢𝐧𝐚.
Dopo la super prestazione in Eurolega di Milano, il pubblico varesino teme una disfatta, ma i primi minuti di partita sembrano poter raccontare una trama nuova e diversa.
E’ la “prima” di 𝐒𝐤𝐲𝐥𝐚𝐫 𝐑𝐨𝐝𝐫𝐢𝐠𝐨 𝐒𝐩𝐞𝐧𝐜𝐞𝐫 che sostituisce 𝐂𝐚𝐮𝐥𝐞𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐢𝐧, e Varese sembra beneficiare del cambio (anche i numeri danno ragione: 39 rimbalzi totali per Varese, contro 38 di Milano, al termine dell’incontro).
Milano commette qualche errore di troppo da sotto canestro e Varese sembra più viva del solito.
Nessuna delle due squadre riesce ad impossessarsi della partita, anche perché Varese sembra aver ritrovato un’anima, e Milano sembra pagare le fatiche di Barcellona.
𝐒𝐡𝐢𝐞𝐥𝐝𝐬 tiene viva l’Olimpia con un’altra prestazione al di fuori del pentagramma (25 punti totali, con percentuali elevate, 5 rimbalzi e 2 assist). Ma i prealpini non si fanno intimorire e rispondono colpo su colpo con 𝐇𝐚𝐧𝐥𝐚𝐧 (19 punti, 8 rimbalzi e 6 assist), 𝐌𝐜𝐃𝐞𝐫𝐦𝐨𝐭𝐭 (decisamente positivo il suo rientro dopo un mese lontano dal parquet) e 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧. 𝐒𝐩𝐞𝐧𝐜𝐞𝐫 è decisamente più reattivo di 𝐂𝐚𝐮𝐥𝐞𝐲 𝐒𝐭𝐞𝐢𝐧, e il gioco di Varese ne risente positivamente.
Manca sempre all’appello 𝐖𝐨𝐥𝐝𝐞𝐭𝐞𝐧𝐬𝐚𝐞 che però si fa sentire in difesa e aiuta a rallentare la manovra milanese.
L’Olimpia sente l’acido lattico nei muscoli e soffre parecchio la nuova vivacità di Varese, ma 𝐇𝐢𝐧𝐞𝐬 è una montagna troppo ardua da scalare nel finale di partita per un 𝐇𝐚𝐧𝐥𝐚𝐧 che cerca di regalare la gioia della vittoria ai propri tifosi.
Milano espugna Masnago con molta fatica e con uno 𝐒𝐡𝐢𝐞𝐥𝐝𝐬 che, al termine della partita, esce zoppicando.
Varese può iniziare a guardare al futuro con più fiducia: forse la banda 𝐁𝐢𝐚𝐥𝐚𝐬𝐳𝐞𝐰𝐬𝐤𝐢 inizia a suonare con strumenti più accordati.
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STARTING FIVE
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𝐕𝐚𝐫𝐞𝐬𝐞: Shahid, Hanlan, Brown, McDermott, Spencer
𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨: Flaccadori, Tonut, Shields, Melli, Poythress
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PARZIALI DEI QUARTI
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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 18-17 (18-17)
𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 21-22 (39-39)
𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 18-17 (57-56)
𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 13-18 (70-74)
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STATISTICHE DI SQUADRA
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𝐕𝐚𝐫𝐞𝐬𝐞
2pt: 18/33 (54.5%)
3pt: 9/28 (32.1%)
Liberi: 7/11 (63.6%)
Rimbalzi: 39 (9 o. + 30 d.)
Assist: 15
Palle perse: 14
𝐎𝐥𝐢𝐦𝐩𝐢𝐚 𝐌𝐢𝐥𝐚𝐧𝐨
2pt: 21/47 (44.7%)
3pt: 7/20 (35.0%)
Liberi: 11/16 (68.8%)
Rimbalzi: 38 (10 o. + 28 d.)
Assist: 14
Palle perse: 7
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MVP
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𝐊𝐲𝐥𝐞 𝐇𝐢𝐧𝐞𝐬 (Olimpia Milano)
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TABELLINI
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𝐎𝐏𝐄𝐍𝐉𝐎𝐁𝐌𝐄𝐓𝐈𝐒 𝐕𝐀𝐑𝐄𝐒𝐄
Oliver Hanlan – 19pt / 8rb / 6as
Sean McDermott – 10pt / 1rb / 1as
Gabe Brown – 11pt / 12rb / 0as
Skylar Spencer – 10pt / 5rb / 1a
Tomas Woldetensae – 4pt / 2rb / 3as
Vincent Shahid – 7pt / 3rb / 2as
Scott Ulaneo – 3pt / 3rb / 1as
Matteo Librizzi – 6pt / 1rb / 1as
Nicolo Virginio – ne
Wei Zhao – ne
𝐀𝐑𝐌𝐀𝐍𝐈 𝐄𝐗𝐂𝐇𝐀𝐍𝐆𝐄 𝐌𝐈𝐋𝐀𝐍𝐎
Diego Flaccadori – 0pt / 3rb / 1as
Billy Baron – 0pt / 0rb / 0as
Devon Hall – 7pt / 5rb / 2as
Stefano Tonut – 8pt / 2rb / 4as
Giordano Bortolani – 7pt / 1rb / 1as
Samuele Miccoli – ne
Nicolò Melli – 8pt / 11rb / 1as
Alex Poythress – 6pt / 0rb / 0as
Shavon Shields – 25pt / 5rb / 2as
Ismael Kamagate – ne
Guglielmo Caruso – 4pt / 4rb / 1as
Kyle Hines – 9pt / 5rb / 2as
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SALA STAMPA
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𝐓𝐨𝐦 𝐁𝐢𝐚𝐥𝐚𝐬𝐳𝐞𝐰𝐬𝐤𝐢 (Varese): “𝑆𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑐𝑜𝑠𝑖’ 𝑛𝑜𝑛 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑚𝑚𝑜 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑖𝑡𝑢𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒”
𝐌𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐅𝐢𝐨𝐫𝐞𝐭𝐭𝐢 (Olimpia Milano): ““𝑃𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑒𝑟𝑎 𝑢𝑛𝑎 𝑔𝑎𝑟𝑎 𝑑𝑢𝑟𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑎, 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒’ 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒 23 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑒𝑟𝑑𝑖’ 𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑑𝑎𝑙 𝑝𝑎𝑙𝑎𝑠𝑝𝑜𝑟𝑡 𝑑𝑖 𝐵𝑎𝑟𝑐𝑒𝑙𝑙𝑜𝑛𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑖𝑛𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑛𝑖𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑖, 𝑠𝑢 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜, 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑝𝑢𝑏𝑏𝑙𝑖𝑐𝑜, 𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑜𝑠𝑖’ 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑒 𝑜𝑟𝑒 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑠𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑎𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑖𝑚𝑝𝑟𝑜𝑏𝑜. 𝑇𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑢’ 𝑐𝑜𝑛 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 “𝑛𝑢𝑜𝑣𝑖”, 𝑑𝑢𝑒 𝑖𝑛𝑛𝑒𝑠𝑡𝑖, 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑡𝑖. 𝐷𝑒𝑣𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑖 𝑟𝑎𝑔𝑎𝑧𝑧𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑉𝑎𝑟𝑒𝑠𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑜 𝑚𝑒 ℎ𝑎 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑙’𝑎𝑡𝑡𝑒𝑔𝑔𝑖𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜, 𝑏𝑒𝑛𝑒, 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑎𝑔𝑔𝑟𝑒𝑠𝑠𝑖𝑣𝑖𝑡𝑎’. 𝑁𝑒𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜, 𝑙𝑎 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 ℎ𝑎 𝑣𝑖𝑛𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑝𝑒𝑟 𝑛𝑜𝑖 𝑐𝑜𝑛 𝑔𝑙𝑖 𝑠𝑡𝑜𝑝 𝑐𝑜𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑙𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑒𝑐𝑢𝑡𝑖𝑣𝑖. 𝑉𝑜𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑟𝑖𝑛𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑛𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖: 𝑖𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑞𝑢𝑖 𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝐸𝑡𝑡𝑜𝑟𝑒 𝑎𝑠𝑠𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑓𝑜𝑛𝑑𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑎𝑙𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜, 𝑎 𝑑𝑎𝑟𝑚𝑖 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑜, 𝑎 𝑢𝑠𝑎𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎”
