Reyer Venezia – BC Wolves [Eurocup Giornata 16]: gli orogranata crollano nel finale e salutano l’Eurocup

La 𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 , in versione pesantemente rimaneggiata, da l’addio alla Eurocup 2024 perdendo in maniera pesante ancorchè rocambolesca lo scontro decisivo che la vedeva opposta ai lituani 𝐖𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬 𝐝𝐢 𝐕𝐢𝐥𝐧𝐢𝐮𝐬.

Un prolungato ed inspiegabile totale blackout in avvio del quarto quarto decide le sorti della gara, fin lì vissuta sempre sui binari dell’equilibrio, e la cosa da rimarcare è forse che oltre alla partita Venezia perda anche un po’la testa , e ciò è certo meno scusabile e per nulla addebitabile alle pur pesanti assenze di 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫, 𝐏𝐚𝐫𝐤𝐬 e 𝐊𝐚𝐛𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞.

I baltici, che pure non avevano più obiettivi stagionali europei, disputano una gara onesta ma per niente trascendentale, col solo merito di avere avuto una distribuzione delle soluzioni offensive certamente più equilibrata ed omogenea all’interno del suo roster, e soprattutto di aver saputo trovare il momento giusto per indirizzare il match a loro favore.

Reyer Venezia – Bc Wolves 57-75: la cronaca della partita

Dicevamo di partita non propriamente bellissima. Venezia parte con un inedito ma quasi obbligato quintetto composto da 𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮, il recente innesto 𝐇𝐞𝐢𝐝𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫, 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐫𝐢𝐧 , 𝐒𝐢𝐦𝐦𝐬 e 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢. La guardia USA di passaporto austriaco ha un ottimo avvio, arrivando a realizzare 7 dei primi 12 punti degli orogranata a metà primo quarto, cui rispondono i 6 realizzati dagli ospiti, che hanno un 𝐌𝐞𝐤𝐨𝐰𝐮𝐥𝐮 molto attivo ma altrettanto impreciso in attacco.

Ma improvvisamente l’attacco dei lagunari si inceppa bruscamente, 𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮 fatica molto a mettere i suoi compagni nelle condizioni migliori per trarre un vantaggio offensivo di qualche tipo e ciò permette agli ospiti di impattare a quota 15 a fine periodo, con 𝐆𝐚𝐫𝐫𝐢𝐬𝐨𝐧 𝐁𝐫𝐨𝐨𝐤𝐬 e 𝐁𝐞𝐫𝐮𝐜𝐤𝐚 in evidenza.

Entrambi i quintetti hanno brutte percentuali al tiro, specie dall’arco, ma la Umana in particolare pare fare maggiore fatica a trovare soluzioni diverse.

Il festival del “ciapanò” prosegue in avvio del secondo periodo, malgrado i cambi disposti dai coach. Due triple in sequenza di 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐫𝐢𝐧 e di 𝐒𝐢𝐦𝐦𝐬 danno il vantaggio alla squadra di patron Brugnaro al quindicesimo (23 a 19), che sembra riuscire , malgrado i pronostici, a tenere botta anche a rimbalzo, dove era vista in chiara difficoltà.

Ma il terzo, prematuro, fallo di Simms, sul 31 a 32 con cui si va al riposo lungo arriva a depotenziare notevolmente sotto le plance i veneziani, dove il solo Tessitori trova buone soluzioni in area spesso fermate da fallo dagli avversari.

Purtroppo , però, la mira dalla linea della carità del lungo della nazionale è stasera piuttosto deficitaria e quindi il buon lavoro a cronometro attivo non si capitalizza in un concreto vantaggio. Percentuali dei liberi pessime, peraltro, anche per i Wolves, nelle cui fila si fa notare Taylor con un paio di belle conclusioni in transizione.

Secondo tempo che prosegue sul tema del punto a punto e di mire sbilenche, per poi assistere ad un primo miniallungo della squadra del giovanissimo coach 𝐏𝐚𝐜𝐞𝐯𝐢𝐜𝐢𝐮𝐬 ( da poco subentrato al ben più navigato Kemzura) , che arriva ad avere 7 punti di margine. È brava Venezia a rientrare in questo frangente, appoggiandosi ancora a triple reiterate di Heidegger e alla classe di 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 sotto canestro, ed ad arrivare a metà della terza frazione in vantaggio (41 a 39) .

Un fallo antisportivo sanzionato al centro toscano dopo aver realizzato un nuovo canestro ( apparso davvero molto dubbio) significa terzo personale per lui, e 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐣𝐚 è costretto a richiamarlo in panchina proprio nel suo momento migliore. La assenza di un altro pivot di ruolo sembra penalizzare la Umana, ma in chiusura di periodo 𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮 trova finalmente la sua prima bomba e fissa il punteggio sul 50 a 47 del trentesimo, con Venezia che appare ancora del tutto in grado di portare a termine il compito, benchè 𝐙𝐞𝐦𝐚𝐢𝐭𝐢𝐬 e il redivivo 𝐓𝐡𝐮𝐫𝐦𝐚𝐧 creino notevoli grattacapi alla difesa ed 𝐎’𝐂𝐨𝐧𝐧𝐞𝐥𝐥, dall’altro lato, continui ad apparire un ectoplasma estraneo nel contesto, facendosi nettamente preferire l’intraprendente ènfant du pays 𝐂𝐚𝐬𝐚𝐫𝐢𝐧.

L’ultimo quarto però è segnato subito da un opinato e pesante parziale ospite di 1 a 14 ( 51 a 61 dopo quattro minuti). La Reyer perde palloni in attacco a raffica, mentre dalla altra parte 𝐓𝐡𝐮𝐫𝐦𝐚𝐧 e 𝐙𝐮𝐤𝐚𝐮𝐬𝐤𝐚𝐬 aggiustano finalmente la mira da fuori e mettono dentro triple su triple.

Accade poi che in mezzo a questa situazione certo difficile ma non ancora irrecuperabile proprio il giovane figlio del presidente dei lagunari si faccia espellere dalla terna arbitrale dopo un veloce consulto all’instant replay per un misterioso colpo proibito sferrato ai danni di un avversario, non apparso, anche in questa occasione del tutto evidente.

A questo punto la partita sfugge completamente di mano a Venezia, che si lascia prendere dalla frenesia e dal nervosismo in modo inopinato e solo parzialmente giustificato. Arriva presto 𝐚𝐝 𝐚𝐯𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐧𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐩𝐮𝐧𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐩𝐚𝐬𝐬𝐢𝐯𝐨, permettendo diversi contropiedi senza opposizione. Insomma , stacca totalmente la spina, e vista la importanza della posta in palio e il prestigio della competizione tutto ciò determina una pessima figura complessiva.

L’alibi delle gravi assenze non può bastare( peraltro anche il Vilnius aveva lo spettacolare cannoniere 𝐒𝐮𝐥𝐞𝐲𝐦𝐚𝐧 inutilizzabile ed in panchina solo per far numero), così come l’appellarsi alle discutibili chiamate arbitrali. Incomprensibile poi non aver dato almeno qualche minuto a 𝐃𝐞 𝐍𝐢𝐜𝐨𝐥𝐚𝐨 in regia ( lui non era dato tra gli indisponibili ed era regolarmente in panca), visto la prova davvero incolore di 𝐒𝐩𝐢𝐬𝐬𝐮 in play.

Resta di buono che adesso gli orogranata possano concentrarsi su un solo impegno settimanale, cosa particolarmente positiva in situazione di emergenza infortuni come questa. Per il resto poco altro, se non la consapevolezza di aver fatto una buona presa con 𝐇𝐞𝐢𝐝𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫, ma il dubbio che altro da sistemare nel parco stranieri rimane…

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Reyer Venezia – Bc Wolves: i quintetti iniziali

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𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚: Casarin, Spissu, Simms, Heidegger, Tessitori

𝐁𝐂 𝐖𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬: Taylor, Berucka, Zemaitis, Zukauskas, Mekowulu

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Reyer Venezia – Bc Wolves: parziali dei quarti

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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 15-15 (15-15)

𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 16-17 (31-32)

𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 19-15 (50-47)

𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 7-28 (57-75)

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Reyer Venezia – Bc Wolves: le statistiche di squadra

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𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚

2pt: 14/35 (40.0%)

3pt: 8/28 (28.6%)

Liberi: 5/14 (35.7%)

Rimbalzi: 35 (9 o. + 26 d.)

Assist: 10

Palle perse: 14

𝐁𝐂 𝐖𝐨𝐥𝐯𝐞𝐬

2pt: 24/45 (53.3%)

3pt: 5/24 (20.8%)

Liberi: 12/19 (63.2%)

Rimbalzi: 50 (16 o. + 34 d.)

Assist: 16

Palle perse: 14

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Reyer Venezia – Bc Wolves: l’MVP della partita

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𝐓𝐫𝐞’𝐬𝐡𝐚𝐰𝐧 𝐓𝐡𝐮𝐫𝐦𝐚𝐧 (BC Wolves)

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Reyer Venezia – Bc Wolves: il tabellino

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𝐔𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐑𝐄𝐘𝐄𝐑 𝐕𝐄𝐍𝐄𝐙𝐈𝐀

Marco Spissu – 5pt / 3rb / 6as

Davide Casarin – 8pt / 2rb / 1as

Andrea De Nicolao – ne

Giga Janelidze – 0pt / 1rb / 0as

Alexander O’Connell – 0pt / 1rb / 0as

Jeff Brooks – 0pt / 2rb / 0as

Kyle Wiltjer – 5 pt / 5rb / 0as

Max Heidegger – 19pt / 3rb / 1as

Amedeo Tessitori – 13pt / 8rb / 1as

Lorenzo Vanin – ne

Aamir Simms – 7pt / 5rb / 1as

𝐁𝐂 𝐖𝐎𝐋𝐕𝐄𝐒

Rasheed Sulaimon – ne

Christian Mekowulu – 12pt / 4rb / 0as

Garrison Brooks – 11pt / 6rb / 0as

Eigirdas Zukauskas – 9pt / 7rb / 3as

Regimantas Miniotas – 0pt / 4rb / 0as

Kristupas Zemaitis – 9pt / 7rb / 5as

Tre’Shawn Thurman – 14pt / 8rb / 4as

Vitaljus Kozys – 6pt / 1rb / 1as

Arnas Berucka – 5pt / 4rb / 2as

Jeffrey Taylor – 9pt / 5rb / 1as

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Reyer Venezia – Bc Wolves: la sala stampa

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*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’

𝐍𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐢𝐣𝐚 (coach Reyer Venezia): “𝐶𝑜𝑛𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎 𝑉𝑖𝑙𝑛𝑖𝑢𝑠 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎, 𝑠𝑝𝑒𝑐𝑖𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑖𝑙 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑞𝑢𝑎𝑟𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜, ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑝𝑖𝑢̀ 𝑒𝑛𝑒𝑟𝑔𝑖𝑎 𝑒 𝑝𝑖𝑢’ 𝑓𝑟𝑒𝑠𝑐ℎ𝑒𝑧𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑛𝑜𝑖, 𝑖𝑛𝑜𝑙𝑡𝑟𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑒𝑔𝑛𝑎𝑡𝑜 𝑖 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑐𝑜𝑠𝑡𝑟𝑢𝑖𝑡𝑖 𝑛𝑒𝑙𝑙’𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜. 𝑁𝑜𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐𝑜𝑟𝑡𝑎, 𝑐𝑜𝑛 𝑝𝑜𝑐ℎ𝑖 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖, 𝑛𝑜𝑛 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑔𝑖𝑢𝑠𝑡𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎𝑐𝑎𝑛𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑒 𝑖 16 𝑟𝑖𝑚𝑏𝑎𝑙𝑧𝑖 𝑜𝑓𝑓𝑒𝑛𝑠𝑖𝑣𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑏𝑖𝑙𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑒 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑒 𝑟𝑜𝑡𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖. 𝑀𝑖 𝑠𝑝𝑖𝑎𝑐𝑒 𝑑𝑜𝑣𝑒𝑟𝑙𝑜 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑜’ 𝑛𝑜𝑖 𝑐𝑖 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑎 𝐹𝑒𝑏𝑏𝑟𝑎𝑖𝑜 𝑎𝑑 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑑 𝐴𝑔𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑒 𝑝𝑜𝑖 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑡𝑟𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑒𝑟𝑠𝑜 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑛𝑢𝑜𝑣𝑜”.