Proseguiamo con i nostri premi settimanali e spostiamoci nella Western Conference, andiamo a scoprire i nostri personali Top della settimana NBA ad Ovest.

𝐌𝐕𝐏

𝐒𝐡𝐚𝐢 𝐆𝐢𝐥𝐠𝐞𝐨𝐮𝐬-𝐀𝐥𝐞𝐱𝐚𝐧𝐝𝐞𝐫 (Oklahoma City Thunder)

Guardare solo le sue cifre settimanali (32.0 punti di media con il 67% dal campo) o quelle stagionali (31.5 punti, 5.9 rimbalzi, 6.4 assist a partita col 55.8% dal campo) è fin troppo limitativo: il prodotto di Kentucky alla sua quinta stagione da professionista è un giocatore a 360 gradi, come dimostra parlando di cifre anche la leadership nelle palle rubate dell’intera lega (2,4 a partita), ma soprattutto come dimostra a chi lo vede giocare ogni sera. Mai fuori controllo, maturità cestistica fuori dal comune, sa quando prendere il comando della partita, pur non potendo contare su un affidabile tiro da 3 punti, e quando lasciare spazio al suo supporting cast, che quest’anno può contare sul pieno apporto di Chet Holmgren, sulla crescita di Jalen Williams, sulla costanza di Dort e ultimamente anche sul ritrovato Giddey, dopo un periodo di appannamento per vicende extra-parquet.

Questa settimana un calendario non troppo impegnativo ha visto Shai brillare comunque, come nella partita casalinga contro Portland, dominata con 31 punti in appena 21’ minuti con 11/15 dal campo, rifilando 62 punti di distacco ai malcapitati Trail Blazers; o come questa notte, con 22 punti nel primo tempo indirizza la gara contro gli Orlando Magic, salvo poi dover tornare al lavoro gli ultimi 6 minuti di gioco con 7 punti e 3 rimbalzi per piegare definitivamente i rimaneggiati ospiti guidati da Banchero.

Oklahoma da questa notte e’ appaiata a Minnesota al vertice della Western Conference con un record di 27-11; presto ovviamente per sognare, ma con uno Shai così nulla e’ precluso, compreso un posto d’onore alla tavola dei potenziali Mvp stagionali.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐑𝐎𝐎𝐊𝐈𝐄

𝐉𝐨𝐫𝐝𝐚𝐧 𝐇𝐚𝐰𝐤𝐢𝐧𝐬 (New Orleans Pelicans)

Con buona pace di Wembanyama e Holmgren, i migliori a livello statistico anche questa settimana, premiamo il rookie dei Pelicans soprattutto per la prestazione di questa notte sul parquet di Dallas: 34 punti con un ottimo 11/19 dal campo, 6/12 da 3 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e due palle recuperate in 37 minuti di gioco. Di certo le assenze di McCollum in particolare, oltre quelle di Williamson, Ingram e Murphy III hanno fatto si che il gioco di coach Green passasse per la maggior parte del tempo dalle sue mani, ma c’è da dire che il prodotto di Connetticut si era già fatto trovare pronto anche in settimana, quando in casa dei Golden State ha registrato addirittura un plus-minus di +25 (14 punti con 4/5 da 3). Proprio in coincidenza col rientro del pari ruolo McCollum, il suo minutaggio era passato dagli oltre 30 minuti di media del mese di Novembre ai soli 12 nel mese di Dicembre, ma dopo il buon inizio del 2024 i Pelicans potrebbero avere ritrovato un’arma in piu’ per proseguire il loro ottimo periodo di forma.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄

𝐊𝐲𝐫𝐢𝐞 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 (Dallas Mavericks)

A livello di statistiche, sarebbe il miglior marcatore della lega in questa settimana (36.6 punti di media) grazie ai 35 punti contro Minnesota, e i 33 contro Memphis e New Orleans: ma il meglio della settimana l’ex Cleveland, Boston e Brooklyn lo aveva in serbo per i New York Knicks l’11 Gennaio. Arrivati in Texas dopo aver tenuto gli avversari a una media di soli 97.0 nelle ultime 5 gare vinte, la difesa di coach Thibodeau già nel primo tempo ha subito ben 74 punti dagli uomini di coach Kidd, privi di Doncic. Ma è nel terzo quarto che Irving prende fuoco, e dopo i 18 dell’intero primo tempo sigla 20 punti nella frazione e scava un solco di 15 punti tra le squadre. Il ritorno di Randle e compagni nell’ultimo quarto riporta in equilibrio la gara, ma il 10° assist della gara di Irving trova Josh Green per la tripla decisiva della gara a 27’’ dalla fine, con lo stesso play che chiude la gara dalla lunetta. Il fatturato finale parla di 44 punti, 6/10 da 3 e 10 assist.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐂𝐎𝐀𝐂𝐇

𝐖𝐢𝐥𝐥 𝐇𝐚𝐫𝐝𝐲 (Utah Jazz)

“𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑑𝑎𝑣𝑣𝑒𝑟𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑜𝑚𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑠𝑖 𝑠𝑡𝑎 𝑎𝑣𝑣𝑖𝑐𝑖𝑛𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑒…𝑣𝑒𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜, 𝑚𝑎 𝑎𝑛𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑚𝑜𝑑𝑜 𝑖𝑛 𝑐𝑢𝑖 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑟𝑎𝑔𝑖𝑠𝑐𝑜𝑛𝑜 𝑡𝑟𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜. 𝑆𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑒𝑚𝑏𝑟𝑎 𝑏𝑎𝑛𝑎𝑙𝑒, 𝑚𝑎 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒’ 𝑢𝑛𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑠𝑝𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑜𝑖𝑜”. Parole di Will Hardy nel post gara della vittoria di questa notte contro i Los Angeles Lakers, che non solo è la 5a di fila e la 7a su 8 partite disputate nel 2024, ma ha portato i Jazz (21-20) oltre .500 per la prima volta e sono attualmente al nono posto a Ovest. Era l’11 Dicembre quando dopo la sconfitta ad Oklahoma il record di squadra era un misero 7-16; vincerne 14 delle successive 18 è qualcosa di inaspettato per tanti, forse non per coach Hardy che dopo aver recuperato diversi infortunati ha dato una svolta alla stagione. Tanti i quintetti cambiati, tanti i modi di vincere le partite: grandi serate al tiro alternate alla efficacia della difesa a zona o nel pitturato, giocate risolutive da giocatori come Clarkson, Sexton e Markkanen hanno avuto comunque bisogno di piani di gioco e strategie molto diverse. Di sicuro un elemento costante di questa settimana, è la grande produttività offensiva ( 133.3 punti di media, migliori nella lega, con 34.3 assist, terzi nella lega), ma il terzo posto per rimbalzi catturati ( 48.8 ) e il secondo per le stoppate rifilate (7.3) rendono valido anche in cifre l’assioma precedente. Periodo fortunato anche di conseguenza per il nostro Simone Fontecchio, costantemente in quintetto base dal 29 Novembre, elogiato piu’ volte da coach Hardy per la sua applicazione difensiva, ma non solo : “𝐸̀ 𝑢𝑛 𝑜𝑡𝑡𝑖𝑚𝑜 𝑡𝑖𝑟𝑎𝑡𝑜𝑟𝑒” 𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑎𝑐ℎ, “𝑒𝑝𝑝𝑢𝑟𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑒’ 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑙𝑖𝑐𝑒𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑐𝑎𝑡𝑐ℎ-𝑎𝑛𝑑-𝑠ℎ𝑜𝑜𝑡. 𝐿𝑢𝑖 𝑡𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎, 𝑐𝑜𝑟𝑟𝑒, 𝑒’ 𝑎𝑡𝑙𝑒𝑡𝑖𝑐𝑜 𝑒 𝑡𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑛 𝑚𝑎𝑟𝑐𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎. 𝑁𝑜𝑛 𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑙’𝑜𝑝𝑖𝑛𝑖𝑜𝑛𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑣𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖 𝑙𝑢𝑖: 𝑖𝑛 𝑠𝑝𝑜𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑜𝑖𝑜 𝑛𝑜𝑖 𝑒𝑟𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝑠𝑢𝑜 𝑝𝑜𝑡𝑒𝑛𝑧𝑖𝑎𝑙𝑒. 𝑀𝑎 𝑝𝑜𝑡𝑟𝑒𝑏𝑏𝑒 𝑐𝑎𝑚𝑏𝑖𝑎𝑟𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑑𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑖 𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑡𝑜𝑟𝑖 𝑒𝑠𝑡𝑒𝑟𝑛𝑖”.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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