Proseguiamo con i nostri premi settimanali e spostiamoci nella Western Conference, andiamo a scoprire i nostri personali Top della settimana NBA ad Ovest.

𝐌𝐕𝐏

𝐊𝐚𝐰𝐡𝐢 𝐋𝐞𝐨𝐧𝐚𝐫𝐝 (Los Angeles Clippers)

La migliore notizia per coach Lue è che ha giocato 43 delle 47 gare in stagione, segno di una ormai ritrovata integrità fisica: ma il 2 volte campione Nba con San Antonio e Toronto ha ben altro in mente, e a suon di prestazioni da protagonista sta trascinando i Clippers ai vertici della Western Conference. Nell’unica gara della settimana in cui non ha segnato almeno 30 punti, con 26 punti in soli 29’ a Boston ha dominato la sfida contro i primi della classe, riposandosi per tutto il quarto quarto. La sua settimana si chiude con 30 punti di media con un ottimo 59,8% dal campo, 7 rimbalzi, 3 assist e 2 recuperi di media, mettendo a segno tutti e 10 i liberi tentati.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐑𝐎𝐎𝐊𝐈𝐄

𝐂𝐚𝐦 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐦𝐨𝐫𝐞 (Houston Rockets)

Coach Udoka lo aveva utilizzato solamente 7 volte sino a fine 2023, ma da inizio anno il prodotto di Villanova, scelto alla n.20 (ben al di sotto delle attese) ha guadagnato minuti e considerazione. Mai sotto i 17 punti nelle ultime 5 gare (scollinando quota 20 in tutte e 3 le vittorie dei texani), questa settimana nella vittoria casalinga contro Toronto sigla il suo carrer-high con 25 punti, 10/17 dal campo, 6 rimbalzi, 1 assist e 2 recuperi in soli 21’ di gioco.

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑𝐄 𝐏𝐑𝐄𝐒𝐓𝐀𝐙𝐈𝐎𝐍𝐄

𝐒𝐭𝐞𝐩𝐡𝐞𝐧 𝐂𝐮𝐫𝐫𝐲 (Golden State Warriors)

Non è una stagione da ricordare per lui e i suoi Golden State Warriors, attualmente 12esimi ad Ovest distanti 3 vittorie dalla zona Play-In. Ma ad Atlanta Stephen Curry ha venduto cara la pelle sino all’ultimo, e dopo aver siglato 30 punti in 3 quarti, diventa imprendibile nel quarto quarto: 22 punti,16 negli ultimi 6 minuti, e il canestro del +2 a 14″dalla fine, pareggiato da Murray. Il nativo di Akron ha avuto anche il pallone della vittoria, fallendolo. Il trio Okongwu-Murray-Johnson ha prodotto un 11-0 in apertura del supplementare, a cui gli uomini di Kerr hanno risposto tardivamente: con gli 8 punti nell’overime su 11 di squadra, Curry ha chiuso con 60 punti con 22/38 dal campo, 10/23 da 3 punti, 6/6 ai liberi, a cui aggiunge 6 rimbalzi, 4 assist e una stoppata, a 2 punti dal suo record in carriera di 62 punti (10º giocatore della storia con almeno 2 partite da 60 punti).

𝐌𝐈𝐆𝐋𝐈𝐎𝐑 𝐂𝐎𝐀𝐂𝐇

𝐃𝐚𝐫𝐯𝐢𝐧 𝐇𝐚𝐦 (Los Angeles Lakers)

“𝑂𝑔𝑛𝑖 𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑏𝑎𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑖𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑒𝑔𝑎…𝑚𝑎 𝑜𝑔𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑡𝑡𝑒 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑓𝑎𝑟𝑐𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑎 𝑐𝑎𝑙𝑐𝑖 𝑛𝑒𝑙 𝑐…” le parole di LeBron James all’ indomani della sconfitta contro Atlanta sono state profetiche, perché nelle due successive trasferte a Boston e New York, primi e terzi ad Est, i Lakers contro ogni pronostico ottengono 2 vittorie di prestigio. Particolarmente ad effetto la vittoria contro i Celtics nel “superclassico”, dove nonostante le assenze di James e Davis, coach Ham trova un Reaves da 32 punti e 7/10 da 3 punti, che unito a un Russell da 16 punti e 14 assist porta la vittoria 105-114. Un eccellente quarto quarto da 33 punti contro la difesa più in forma della lega dei New York Knicks di coach Thibodeau consente ai rientrati James e Davis di concedere il bis (105-113); una vera boccata di ossigeno per una classifica che rimane deficitaria (9º posto ad Ovest).

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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