Dopo la prestazione non memorabile di entrambe le contendenti in Gara2, il terzo atto della finale tra 𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐂𝐞𝐥𝐭𝐢𝐜𝐬 e 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐜𝐤𝐬 ha regalato ben altre emozioni: alla fine la spuntano ancora una volta gli uomini di Joe Mazzulla (99-106), che nella notte tra venerdi’ e sabato avranno il primo di 4 match-point per laurearsi per la 18a volta campioni Nba.

L’American Airlines Center di Dallas ribolle di entusiasmo, incitando a gran voce 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 e compagni, che rispondono subito partendo di gran carriera (13-5), con il duo 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜-𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 che attacca sistematicamente l’area ospite, che in mancanza di Porzingis può opporre solo il veterano 𝐇𝐨𝐫𝐟𝐨𝐫𝐝, con 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 in aiuto; il vantaggio dei texani arriva sul +13 (25-12 con 4’30’’ da giocare nel primo quarto), ma una volta uscito Doncic (9 punti tanto quanto Irving) per il primo riposo, Boston si riprende dal pessimo avvio da 4/12 dal campo e 1/6 da 3 punti, con Tatum e le triple di 𝐇𝐚𝐮𝐬𝐞𝐫 che confezionano un parziale di 6-18 per il -1 al suono della prima sirena (31-30).

In apertura di seconda frazione, il neo entrato 𝐏𝐫𝐢𝐭𝐜𝐡𝐚𝐫𝐝 si segnala per un paio di notevoli difese su 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜, con 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 che trova il primo vantaggio di serata (31-32), perso da un Doncic come sempre approssimativo in difesa, e che in attacco sbaglia 6 conclusioni di fila dopo il 5/7 di inizio gara; per fortuna dei texani, 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 continua a faticare ad entrare in partita (0/4 da 3 tra cui un air-ball). Le difese si fanno nettamente preferire agli attacchi (3/17 dal campo tra le 2 squadre), ma White finalmente trova il fondo della retina grazie all’assist del solito 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 (33-35); la gara improvvisamente si accende, e i due atleti più discussi delle prime due gare, 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 da una parte e 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 dall’altra, danno vita ad un duello a colpi di prodezze balistiche. L’ex di turno sigla due triple di fila, ma 𝐇𝐚𝐮𝐬𝐞𝐫 replica con la terza tripla del suo ottimo primo tempo, che si chiude 51-50 nel segno di 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 ( 37 i suoi punti combinati con Irving) e 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲, con un paio di importanti rimbalzi offensivi, oltre al solito gran lavoro difensivo.

Il secondo tempo si apre con un autentico “clinic” offensivo di Boston, che trascinati da 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦, 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 e un 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 molto più attivo rispetto al primo tempo, colpiscono da ogni parte, alternando giocate di lettura ad uno-contro-uno di potenza e talento: a meta’ quarto il tabellone dice +10 (61-71). 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 cerca di riavvicinare i suoi con 2 canestri di fila, ma Brown è in ritmo: prima sigla a sua volta 4 punti di fila, poi serve con un pregevole assist lo smarcato 𝐓𝐢𝐥𝐥𝐦𝐚𝐧, che dopo un buon impatto difensivo nel primo tempo (in sostituzione di 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬) sigla la tripla del +13 (65-78), ed infine con una schiacciata di prepotenza chiude la terza frazione (70-85) dominata con 15 punti.

In apertura di ultimo periodo le triple di 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 e ancora 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 portano il punteggio sul +21 (70-91), ma gli uomini di Mazzulla, dopo un secondo tempo dominato sino a quel punto (19-41), ricadono nei vecchi fantasmi del passato, ovvero dare per già vinta la gara, e allentare l’intensità difensiva, oltre che ricercare più soluzioni individuali che corali in attacco. Dopo 3 quarti da quasi spettatori, gli “altri” Dallas Mavericks come 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧, 𝐋𝐢𝐯𝐞𝐥𝐲 e 𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 vanno in supporto di 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 e 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜, e anche a livello difensivo gli uomini di Kidd fanno meglio degli ospiti, forzando diverse palle perse: il parziale di 20-2 in 4’ (90-93) riapre clamorosamente la gara a metà quarto quarto.

L’entusiasmo dei texani viene spento dal quinto e sesto fallo in 20’’ di 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 (l’ultimo confermato dopo un lungo istant-replay dopo il challenge chiamato da Kidd); dopo il -1 (92-93) firmato 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠, Brown con un preziosissimo tap-in risveglia dal torpore i Celtics, che sfruttano un banale fallo in attacco di Washington per colpire dalla distanza con 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 (92-98). Con la gran schiacciata di 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 nel traffico (94-100), si arriva agli ultimi 2’ di gara: 𝐋𝐢𝐯𝐞𝐥𝐲 con 2 canestri di fila firma il -2 (98-100), ma il glaciale 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 si alza dalla media e sigla un jumper di vitale importanza, visto che nell’ultimo minuto 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧, 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 e 𝐇𝐚𝐫𝐝𝐚𝐰𝐚𝐲 sbagliano dalla distanza, e 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 e 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 possono chiudere la contesa dalla lunetta (99-106) 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 sigla 24 punti nella ripresa e chiude con 30 punti, 8 rimbalzi, 8 assist con 12/22 dal campo, ancora qualche difficoltà da 3 per 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 (4/13), ma il lavoro in area basta e avanza, e alla fine i suoi punti sono 31 (20 nel primo tempo) con 6 rimbalzi e 5 assist, 16 punti per 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 uscito alla distanza.

𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 termina con 35 punti, 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 come visto abbandona prematuramente la gara dopo aver siglato 27 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, ma troppo nervoso e soprattutto troppo arrendevole in difesa (almeno 3 dei suoi falli sono di frustrazione, dopo aver perso il proprio uomo in difesa), 𝐋𝐢𝐯𝐞𝐥𝐲 (11+13 rimbalzi) e 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 (13+8 rimbalzi) si svegliano solo nel finale, ma assieme all’opaco 𝐆𝐚𝐟𝐟𝐨𝐫𝐝 hanno sulla coscienza il non aver sfruttato a fondo le possibilità che l’assenza di 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬 ha concesso loro sotto i tabelloni.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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