Dopo il terzo turno di campionato, torna puntuale il nostro appuntamento settimanale con la rubrica che premia i migliori di giornata.

Giornata che vede la vetta solitaria per la Fortitudo e che vede iniziare a delinearsi chi saranno le protagoniste e chi dovrà lottare fino alla fine per salvarsi anche se, come sempre ci ha mostrato questo campionato, vale sempre tutto e il contrario di tutto.

Qui troverete il recap completo di giornata.

Andiamo allora a scoprire chi sono i premiati di oggi!!!

MVP

Se Rimini è riuscita a portare a casa il primo successo di questa stagione, deve fare un monumento gigantesco a Justin Johnson. Il ragazzo, passato anche per Pistoia e Reggio Emilia, ha deciso di dominare la partita, fino a trascinare quasi da solo i suoi al successo. Per lui una bella doppia-doppia da 25 punti (11/19 al tiro) e 16 rimbalzi in 42′ giocati. Nota di merito: 1 solo fallo commesso! Per lui alla fine c’è un bel 36 di valutazione sul 67 complessivo di squadra. Una partita che potremmo definire Johnson contro Verona in sostanza.

MIGLIOR ITALIANO

Rimaniamo in tema vecchie conoscenze anche del piano sopra per premiare il miglior azzurro del turno. Si tratta di Raphael Gaspardo, ala che milita a Udine. Anche per lui un passato tra Reggio Emilia e Pistoia, prima di passare a Brindisi. La sua partita conta 20 punti (8/11, 2/4 da 3), 8 rimbalzi, 2 recuperi, 2 assist e 2 falli subiti, oltre alla miglior valutazione di squadra con 28.

MIGLIOR ALLENATORE

Unico rimasto (ancora) imbattuto nel girone è Attilio Caja con la sua Fortitudo. 5 giocatori in doppia cifra, 71% da 2, 52% da oltre l’arco e 22 assist bastano e avanzano per fare della Effe una squadra da tener d’occhio. Se proprio vogliamo trovare una pecca, troppe le 12 palle perse che la formazione bolognese ha collezionato, a cui va aggiunto il pochissimo apporto dalla panchina che produce la miseria di 15 punti sui 97 di squadra. Quando ci saranno partite più delicate, questo potrebbe essere un problema importante.

Autore

  • Stefano Sanaldi

    Amante della palla a spicchi sin dal primo incontro, senza più separarsene. Dopo aver giocato a livelli discreti, la passione è rimasta tanta per cui non gli basta allenare o guardare partite, ma ama scrivere e commentare la pallacanestro giocata, ad ogni occasione.