Quando due squadre giocano con la testa libera, avendo già contezza del raggiungimento dei rispettivi obbiettivi di metà stagione, di solito ne viene fuori una bella partita.
E la 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚- 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 che chiude l’ultimo turno di andata del campionato 2023-24 non viene meno a questa sorta di legge non scritta. Le due compagini danno vita ad un confronto aperto ed intenso a tutto campo, poggiando le loro prestazioni su quelli che indubbiamente sono i punti di forza caratteristici di ciascuna: l’atletismo e il controllo dei rimbalzi per i lagunari, le percentuali da fuori e il gioco in transizione per i partenopei.
Hanno la meglio questi ultimi, che hanno il merito soprattutto di non disunirsi e non spersonalizzarsi nel momento in cui i padroni di casa sembrano mettere le mani sugli esiti della gara, dopo che Napoli si fa preferire per il primo quarto e mezzo.
Ma , anziché accusare psicologicamente il colpo, i ragazzi di coach 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 ( a mani basse coach of the year se il campionato terminasse oggi) acquistano quella caratteristica che aveva fatto forse un poco difetto sino ad allora, ossia una dose vitale di napoletanissima “cazzimma” che indirizza il match verso gli ospiti.
Primissime battute in perfetto equilibrio, poi la Gevi, con uno 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 e un 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 particolarmente ispirati, allunga sull’ 11 a 19 di metà prima quarto. Napoli ha percentuali di assoluto rilievo dall’arco, e le mantiene quasi invariate per i primi 10 minuti, che si concludono con lo stesso scarto positivo ( 21 a 29).
Venezia concede troppo gioco in contropiede e, soprattutto, ritmi alti che facilitano il compito ai biancazzurri. 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐢𝐣𝐚 prova a cambiare qualcosa, e sembra riuscirci in avvio secondo periodo, con innesto del neoarrivato 𝐊𝐚𝐛𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞 e un 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫 che comincia a…fare il 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫, dopo che, nel primo quarto, non si era praticamente visto, forse distratto dal premio di miglior giocatore del mese di dicembre ricevuto subito prima del via.
Eppure , pur accusando soprattutto fisicamente i menzionati mori reyerini, Napoli riesce a mantenere gli 8 punti di vantaggio( grazie a una tripla di 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬, che sta cominciando a prenderci gusto dalla distanza…) fino a quasi metà secondo quarto ( 28 a 36). Arriva , tuttavia, un parziale di 9 a 2 che arride ai padroni di casa in appena due minuti , con 𝐓𝐮𝐜𝐤𝐞𝐫 assoluto protagonista e con Venezia sul meno uno ( 37 a 38), per poi assistere al pari a quota 40 al diciassettesimo, con qualche minuto di apprensione per il centro napoletano 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬, costretto a uscire dal campo per un infortunio al ginocchio seguente una scivolata sul parquet che in primo momento pareva essere qualcosa di più serio di ciò che poi si è rivelato.
L’inerzia, ad ogni modo, sembra essere ora nelle mani degli orogranata, che trovano anche un paio di canestri fortunosi in attacco ( 𝐖𝐢𝐥𝐭𝐣𝐞𝐫 pesca un jolly dalla distanza davvero beffardo dopo una ottima difesa ospite), e così si va al riposo lungo con Venezia avanti , seppur di misura ( 47 a 46 ).
Il Napolibasket si rifà avanti nuovamente in avvio terzo periodo( 56 a 58), appoggiandosi nuovamente all’estro di 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 sul pick & pop e alla esuberante verticalità del recuperato 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬, molto presente in difesa e ben innescato in attacco da un 𝐓𝐲𝐥𝐞𝐫 𝐄𝐧𝐧𝐢𝐬 molto opaco nelle realizzazioni ma in serata di grazia alla voce assist ( chiuderà con ben 15 passaggi smarcanti, record del campionato e record assoluto nella storia delle varie edizioni della Napoli cestistica).
La Reyer risponde con 𝐖𝐢𝐥𝐭𝐣𝐞𝐫 e ancora 𝐊𝐚𝐛𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐞 , e con un predominio costante al rimbalzo di attacco che concede loro diverse doppie se non triple chances di tiro in attacco( 61 a 58 al ventiseiesimo). La Gevi ha un nuovo sprazzo positivo, e il tipico alternarsi delle sue difese a zona crea più di un grattacapo in attacco ai playmaker veneti.
Si arriva così al 64 a 67 col quale termina il terzo quarto, punteggio figlio di una “sparatoria” finale e personale tra 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 da una parte ed il discusso 𝐁𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 dall’altra ( voci insistenti lo danno verso il taglio da parte della società di patron Brugnaro), che realizzano due triple consecutive a testa nell’ultimo minuto e mezzo.
L’ultima frazione è caratterizzata ancora dalla efficacia azione difensiva dei partenopei, che trovano nuovamente tiri e percentuali alte dalla distanza, ancora con 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 e 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 protagonisti(il polacco probabilmente alla migliore prestazione dell’anno sinora), e così la squadra del presidente Grassi si ritrova nuovamente a più 8 quando mancano 6 minuti al termine del match (69 a 77).
La Umana prova a reagire e piazza un parziale di 5 a 0 , con la Gevi che forza un paio di attacchi consecutivi e continua a subire a rimbalzo , con un buon 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 che colpisce da sotto le plance . Lo scarto tra i due team rimane quello di un possesso pieno per qualche minuto, fino a quando la ennesima tripla di 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 manda nuovamente Napoli sul più 6 a due minuti dalla sirena finale ( 78 a 84).
Di lì a poco 𝐓𝐞𝐬𝐬𝐢𝐭𝐨𝐫𝐢 commette fallo in attacco e la Gevi può concentrarsi unicamente a gestire l’ultimo minuto e mezzo, facendolo nel migliore dei modi sino all’81 a 89 finale.
Vittoria sicuramente meritata dei napoletani, prestazione comunque discreta dei lagunari, che ritrovano per la occasione 𝐒𝐢𝐦𝐦𝐬 in campo dopo qualche turno perso per infortunio, e un 𝐉𝐨𝐫𝐝𝐚𝐧 𝐏𝐚𝐫𝐤𝐬 ( ex della gara) finalmente a buoni livelli anche nella metà campo offensiva.
Dicevamo che entrambe, prima dell’incontro, avevano notizia del risultato raggiunto a metà campionato: primo posto matematico per la Reyer e partecipazione alle Final 8 di Torino per il Napolibasket.
Probabilmente ha pesato di più l’appetito che scaturisce l’essere invitati a quella sorta di cena di gala della Coppa Italia , e questa fame , se ben incanalata, “ rischia” di portare gli uomini di Milicic molto lontano, certo più di quanto ci si attendesse solo 4 mesi fa.
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STARTING FIVE
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𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚: Tucker, De Nicolao, Brooks, Parks, Tessitori
𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢: Ennis, M.Brown, Sokolowski, Zubcic, Owens
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PARZIALI DEI QUARTI
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𝟏° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 21-29 (21-29)
𝟐° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 26-17 (47-46)
𝟑° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 20-22 (67-68)
𝟒° 𝐐𝐮𝐚𝐫𝐭𝐨: 14-21 (81-89)
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STATISTICHE DI SQUADRA
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𝐑𝐞𝐲𝐞𝐫 𝐕𝐞𝐧𝐞𝐳𝐢𝐚
2pt: 19/38 (50.0%)
3pt: 9/31 (29.0%)
Liberi: 16/21 (76.2%)
Rimbalzi: 51 (14 o. + 37 d.)
Assist: 15
Palle perse: 14
𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢
2pt: 13/26 (50.0%)
3pt: 16/44 (36.4%)
Liberi: 15/20 (75.0%)
Rimbalzi: 34 (6 o. + 28 d.)
Assist: 23
Palle perse: 8
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MVP
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𝐌𝐢𝐜𝐡𝐚𝐥 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 (Napoli)
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TABELLINI
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𝐔𝐌𝐀𝐍𝐀 𝐑𝐄𝐘𝐄𝐑 𝐕𝐄𝐍𝐄𝐙𝐈𝐀
Marco Spissu – 9pt / 3rb / 4as
Jordan Parks – 17pt / 5rb / 1as
Davide Casarin – 0pt / 3rb / 0as
Andrea De Nicolao – 0pt / 4rb / 3as
Mfiondu Kabengele – 8pt / 7rb / 0as
Giga Janelidze – ne
Jeff Brooks – 2pt / 1rb / 0as
Kyle Wiltjer – 9 pt / *rb / *as
Barry Brown jr – 6pt / 0rb / 0as
Amedeo Tessitori – 9pt / 7rb / 2as
Rayjon Tucker – 18pt / 6rb / 2as
Aamir Simms – 3pt / 3rb / 0as
𝐆𝐄𝐕𝐈 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈
Jacob Pullen – 19pt / 1rb / 2as
Tyler Ennis – 4pt / 4rb / 15as
Tomislav Zubcic – 17pt / 5rb / 0as
Markel Brown – 10pt / 2rb / 1as
Giovanni De Nicolao – 0pt / 2rb / 3as
Tariq Owens – 15pt / 7rb / 0as
Michal Sokolowski – 22pt / 5rb / 2as
Alessandro Lever – 2pt / 2rb / 0as
Simone Sinagra – ne
Moussa Bamba – ne
Dut Biar Mabor – 0pt / 0rb / 0as
Michele Ebeling – 0pt / 0rb / 0as
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SALA STAMPA
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*𝑟𝑖𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑒 𝑑𝑎𝑖 𝑠𝑖𝑡𝑖 𝑢𝑓𝑓𝑖𝑐𝑖𝑎𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎’
𝐍𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐢𝐣𝐚 (Reyer Venezia):
𝐍𝐞𝐯𝐞𝐧 𝐒𝐩𝐚𝐡𝐢𝐣𝐚 (Reyer Venezia): “𝐶𝑜𝑛𝑔𝑟𝑎𝑡𝑢𝑙𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑙𝑙𝑎𝑐𝑎𝑛𝑒𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑏𝑢𝑜𝑛𝑎 𝑒 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑏𝑟𝑎𝑣𝑖 𝑛𝑒𝑖 𝑡𝑖𝑟𝑖. 𝐿𝑎 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑚𝑜𝑚𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑠𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑛𝑑𝑒 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑖𝑛𝑐𝑒. 𝐷𝑢𝑛𝑞𝑢𝑒 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑛𝑜𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑎𝑐𝑐𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑡𝑖𝑟𝑖, 𝑡𝑒𝑟𝑧𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑓𝑖𝑙𝑎 𝑐𝑜𝑛 𝑚𝑒𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙 30% 𝑛𝑒𝑖 𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑑𝑎 𝑡𝑟𝑒, 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑙𝑖𝑏𝑒𝑟𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖, 𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑡𝑖𝑟𝑖 𝑎𝑝𝑒𝑟𝑡𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎𝑡𝑖 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑖𝑜 𝑝𝑜𝑠𝑠𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑜’ 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑙𝑡𝑟𝑖 𝑓𝑎𝑛𝑛𝑜 90 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑓𝑢𝑛𝑧𝑖𝑜𝑛𝑎 𝑛𝑒𝑙 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑜 𝑠𝑖𝑠𝑡𝑒𝑚𝑎 𝑒 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑒’ 𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑓𝑒𝑠𝑎 𝑠𝑡𝑎𝑠𝑒𝑟𝑎 𝑣𝑢𝑜𝑙 𝑑𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑖 𝑑𝑖𝑒𝑐𝑖 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑖, 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑒’ 𝑙𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑣𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑐ℎ𝑒’ 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑙𝑎𝑠𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑔𝑖𝑜𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑝𝑟𝑒𝑠𝑜 25 𝑝𝑢𝑛𝑡𝑖 𝑠𝑒𝑛𝑧𝑎 𝑓𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛 𝑓𝑎𝑙𝑙𝑜”
𝐈𝐠𝐨𝐫 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 (Napoli): “𝐸𝑟𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑎𝑝𝑒𝑣𝑜𝑙𝑖 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑎𝑓𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎𝑣𝑎𝑚𝑜, 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑒 𝑔𝑟𝑢𝑝𝑝𝑜 𝑑𝑖 𝑡𝑎𝑙𝑒𝑛𝑡𝑜 𝑒 𝑏𝑒𝑛 𝑎𝑙𝑙𝑒𝑛𝑎𝑡𝑜, 𝑒𝑑 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑓𝑜𝑟𝑧𝑎 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑔𝑙𝑖 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑛 𝑐𝑎𝑚𝑝𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑓𝑖𝑠𝑖𝑐𝑖𝑡𝑎̀. 𝑄𝑢𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑠𝑡𝑎𝑡𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑒𝑛𝑡𝑟𝑎𝑡𝑖, 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑎 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑙𝑖 𝑎𝑑 𝑎𝑡𝑡𝑎𝑐𝑐𝑎𝑟𝑐𝑖 𝑑𝑜𝑣𝑒 𝑣𝑜𝑙𝑒𝑣𝑎𝑚𝑜 𝑒 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑖 𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑛𝑑𝑒𝑟𝑒 𝑖𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑟𝑜𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎 𝑔𝑟𝑎𝑧𝑖𝑒 𝑎𝑖 𝑟𝑖𝑚𝑏𝑎𝑙𝑧𝑖. 𝑆𝑜𝑛𝑜 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑓𝑒𝑙𝑖𝑐𝑒 𝑑𝑖 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜, 𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑎 𝑙𝑎 𝑚𝑖𝑎 𝑠𝑞𝑢𝑎𝑑𝑟𝑎 𝑡𝑎𝑡𝑡𝑖𝑐𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑒̀ 𝑟𝑖𝑢𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑎 𝑠𝑒𝑔𝑢𝑖𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟𝑓𝑒𝑡𝑡𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑖𝑎𝑛𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑎. 𝑆𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑎𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑖 𝑛𝑜𝑠𝑡𝑟𝑖 𝑠𝑜𝑔𝑛𝑖, 𝑚𝑎 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑜𝑝𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑜𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑎𝑛𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖. 𝐴𝑏𝑏𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑒𝑔𝑙𝑖 𝑜𝑏𝑖𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖, 𝑚𝑎 𝑖𝑙 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑜 𝑟𝑒𝑠𝑡𝑎 𝑠𝑒𝑚𝑝𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑎𝑙𝑣𝑒𝑧𝑧𝑎. 𝑅𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑔𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑎 𝐹𝑖𝑛𝑎𝑙 𝐸𝑖𝑔ℎ𝑡 𝑒̀ 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑙 𝑝𝑟𝑜𝑐𝑒𝑠𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑐𝑟𝑒𝑠𝑐𝑖𝑡𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑎 𝑠𝑜𝑐𝑖𝑒𝑡𝑎̀ 𝑠𝑡𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑛𝑑𝑜 𝑑𝑖 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖, 𝑒𝑑 𝑒̀ 𝑠𝑖𝑐𝑢𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑔𝑟𝑎𝑛𝑑𝑖𝑠𝑠𝑖𝑚𝑜 𝑟𝑖𝑠𝑢𝑙𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑣𝑒𝑟𝑙𝑎 𝑟𝑎𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑎 𝑑𝑜𝑝𝑜 17 𝑎𝑛𝑛𝑖.”