Fattore campo rispettato in gara 1 delle Finals 2023-2024: al TD Garden di Boston i 𝐂𝐞𝐥𝐭𝐢𝐜𝐬 partono un po’ in affanno, ma sin dalla metà del primo quarto prendono saldamente il controllo della gara, con i 𝐃𝐚𝐥𝐥𝐚𝐬 𝐌𝐚𝐯𝐞𝐫𝐢𝐜𝐤𝐬 che si riavvicinano solo a metà terzo quarto (-8 72-64) ma poi patiscono l’accelerazione decisiva dei numeri 1 ad Est, grazie alle giocate di 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 e la difesa guidata da un sontuoso 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 che non ha più concesso nulla a 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 e compagni, tanto che a 5’ minuti dalla fine è già tempo di garbage time sino alla sirena finale (107-89).

La partenza degli uomini di coach Mazzulla non è delle migliori (sul 5-5 ben 5 triple di fila fallite nonostante 4 rimbalzi d’attacco consecutivi), ma sul 12-11 si alza dalla panchina 𝐊𝐫𝐢𝐬𝐭𝐚𝐩𝐬 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬: il lettone, quasi a voler ricordare a quanti hanno additato il cammino di Boston nei playoff favorito dagli infortuni tra le fila delle avversarie di turno, che anche lui era assente dal 29 Aprile, si fa subito sentire su entrambi i lati del campo, e dopo essersi sbloccato dalla lunetta, diviene imprendibile per la difesa di Kidd, firmando 11 punti e ben 3 stoppate nel parziale di 25-9 con cui i padroni di casa prendono il largo alla fine del primo quarto (37-20).

Gli ospiti appaiono storditi, la pressione della difesa di Mazzulla provoca ben 4 perse, e dopo il 7/10 dal campo iniziale, il tabellino recita un misero 4/21 a metà secondo quarto, mentre sempre 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬 (18 punti a fine primo tempo) porta i suoi sul +21 (48-27). I Celtics grazie a 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 e 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 arrivano a doppiare gli avversari (58-29 con 4’11’’ da giocare), con 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 che cerca di limitare i danni con 9 punti su 14 di squadra con cui si chiude il primo tempo, complice un prevedibile calo fisiologico di Boston dopo un primo tempo da 63 punti segnati contro 42.

Ma la ripresa restituisce sul parquet una formazione di casa lontana parente di quella cinica, dal gioco arioso e implacabile in difesa del primo tempo: si vedono invece forzature dalla distanza, poca circolazione e errori difensivi e offensivi, con un 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 poco lucido che arriva a quota 4 palle perse. Le prime giocate da Irving di Irving, l’impatto di 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 e il solito 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 riducono lo svantaggio sul -13 (72-59); Irving prima fallisce la tripla del -10, ma assieme a Doncic chiude il parziale di 9-22 con 4’28’’ da giocare, riportando Dallas sul -8 (72-64), con Mazzulla che chiama il secondo timeout del quarto dopo aver assistito ad un 2/10 dal campo dei suoi, incluso 1/7 da 3 e 4 palle perse.

Al ritorno sul parquet e’ 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 a suonare la sveglia: l’Mvp della finale della Eastern Conference attacca l’area con molta più decisione, caricando di falli 𝐋𝐢𝐯𝐞𝐥𝐲 (5), poi piazza 2 stoppate su 𝐉𝐨𝐧𝐞𝐬 𝐣𝐫. e 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠, serve magistralmente Horford per una comoda tripla dall’angolo e infine sigla dalla distanza il parziale di 14-0 (86-64) con cui i Celtics riprendono il largo al suono della penultima sirena.

I Mavericks oramai non ne hanno più per rientrare, 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 giganteggia sia in attacco che in difesa, annullando nuovamente 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 dopo il sussulto del fischiatissimo ex della gara nel terzo periodo, e dopo la rubata di 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 che firma il 92-71, la partita oramai è chiusa, tanto che Kidd sul 100-75 con 5’17’’ richiama in panchina i suoi titolari. Finisce 107-89, con 𝐁𝐫𝐨𝐰𝐧 che chiude con 22 punti, 6 rimbalzi ma anche 3 recuperi e 3 stoppate, 20 punti in 20’ per 𝐏𝐨𝐫𝐳𝐢𝐧𝐠𝐢𝐬 con 6 rimbalzi e 3 stoppate, doppia doppia per 𝐓𝐚𝐭𝐮𝐦 (16+11 rimbalzi) pur con 6/16 dal campo e 6 palle perse, in doppia cifra anche 𝐇𝐨𝐫𝐟𝐨𝐫𝐝 (10), 𝐖𝐡𝐢𝐭𝐞 (15) e 𝐇𝐨𝐥𝐢𝐝𝐚𝐲 (12).

I Mavericks terminano la gara soli 9 assist di squadra e 7/27 da 3 punti, non bastano i 30 punti con 10 rimbalzi di 𝐃𝐨𝐧𝐜𝐢𝐜 (solo 1 assist), 𝐖𝐚𝐬𝐡𝐢𝐧𝐠𝐭𝐨𝐧 termina con 14 punti e 8 rimbalzi, 𝐈𝐫𝐯𝐢𝐧𝐠 firma 12 punti ma si ferma a 6/19 dal campo.

Gara 2 la notte tra domenica 9 e lunedì 10 Giugno.

Autore

  • Daniele De Santis

    Nba, un amore a prima vista sin da ragazzino… il poco basket dal vivo dalle sue parti sopperito da “divoratore” di tabellini e notizie sui giornali, radio e tv fino ai giorni nostri grazie al web. Con breve esperienza da addetto stampa nella pallavolo femminile e collaboratore di testate giornalistiche, per Passione Basket cura rubriche sulla Nba ed è uno dei volti delle nostre “PB Talkings Serie A1” del lunedi sera.

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