È partita ufficialmente da pochi giorni la stagione sportiva per il NAPOLIBASKET, alla terza stagione consecutiva nel massimo campionato dalla rifondazione del 2018.

I primi due campionati sono stati entrambi contraddistinti da salvezze (rispettivamente alla penultima e all’ultima giornata) faticose ed in extremis, e dal cambio in corsa della guida tecnica , oltre che di diversi giocatori.

Quest’anno la proprietà ha deciso in maniera chiara ed inequivocabile di darsi una struttura diversa, innanzitutto chiamando l’esperto manager 𝗔𝗟𝗘𝗦𝗦𝗔𝗡𝗗𝗥𝗢 𝗗𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗦𝗔𝗟𝗗𝗔 a rivestire il ruolo (già da lui ricoperto per molti anni a Reggio Emilia) di Amministratore Delegato, in quella che sarà una figura chiave di raccordo tra i tre soci diventandone unica voce, oltre che a sovraintendere alla parte del Marketing e del rapporto con gli sponsor (a proposito dei quali ancora non è ufficiale il protrarsi di GEVI- Generazione Vincente come title sponsor, anche se pare da varie fonti si vada in questa direzione).

In ambito squisitamente tecnico, sono stati scelti 𝗣𝗘𝗗𝗥𝗢 𝗟𝗟𝗢𝗠𝗣𝗔𝗥𝗧 e 𝗚𝗜𝗨𝗦𝗘𝗣𝗣𝗘 𝗟𝗜𝗚𝗨𝗢𝗥𝗜 nei ruoli rispettivamente di Responsabile dell’Area Tecnica e di Direttore Sportivo.

Llompart è all’esordio assoluto in questa veste dirigenziale, ed ha conosciuto il nostro campionato solo in qualità di giocatore, proprio nella Reggio Emilia di Dalla Salda. Tuttavia ha ottenuto piena fiducia dalla società e mani libere sul mercato.

La prima sua mossa è stata la scelta del nuovo coach, anch’egli esordiente nella nostra lega, ossia quell’ 𝗜𝗚𝗢𝗥 𝗠𝗜𝗟𝗜𝗖𝗜𝗖 condottiero della nazionale polacca, una delle realtà più interessanti tra le selezioni europee degli ultimi anni. A nostro modesto avviso , potrebbe essere proprio lui il miglior “acquisto” della stagione (peraltro arrivato con un contratto triennale, scelta chiara di una progettualità con lui condivisa dalla società).

La seconda mossa del Responsabile Area Tecnica, di concerto con il coach, è stata quella di rinnovare totalmente la squadra: 𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗲𝗿𝗺𝗮𝘁𝗼 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘀𝗰𝗼𝗿𝘀𝗮 𝘀𝘁𝗮𝗴𝗶𝗼𝗻𝗲, e crediamo sia un record assoluto per il nostro basket di vertice.

Una scelta che ha lasciato un po’ interdetta buona parte degli appassionati, ma forse dettata, oltre che da esigenze squisitamente tecniche e di attitudini al gioco proposto dall’allenatore croato, anche dalla volontà plastica di voltare pagina e marcare una discontinuità con gli ultimi due campionati, ove l’obiettivo , pur se non dichiarato, era sicuramente più di una sofferta salvezza.

Del resto storicamente la piazza di Napoli, un po’ come tutte le grandi città, tende a rispondere bene solo quando i propri beniamini lottano per il vertice o non troppo lontani da esso, anche se in tutta onestà va rimarcato che complessivamente il pubblico non ha fatto mai mancare il suo supporto negli ultimi anni, rendendo il Palabarbuto uno dei campi più caldi della seria A.

Dunque, tutte facce nuove in campo, tranne che per 𝗶 𝟱 𝗿𝗮𝗴𝗮𝘇𝘇𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗮𝗻𝗶𝗹𝗶 𝗮𝗴𝗴𝗿𝗲𝗴𝗮𝘁𝗶 per la preparazione precampionato. Due di questi (𝗕𝗔𝗠𝗕𝗔 quasi certamente) ricopriranno i ruoli di undicesimo e dodicesimo a referto per la prossima stagione.

A formare il roster nelle prime 10 posizioni per ora 7 nomi certi, uno probabile e due grosse X , leggasi caselle da riempire, e ci si augura quanto prima.

I nuovi innesti sono l’ex Varese 𝗚𝗜𝗢𝗩𝗔𝗡𝗡𝗜 𝗗𝗘 𝗡𝗜𝗖𝗢𝗟𝗔𝗢 nel ruolo di playmaker in entrata dalla panchina, esperto ancorché giovane e di sicuro affidamento, brillante difensore, meno nelle percentuali di tiro.

Ottima ci è parsa poi la scelta di puntare forte sull’altoatesino 𝗔𝗟𝗘𝗦𝗦𝗔𝗡𝗗𝗥𝗢 𝗟𝗘𝗩𝗘𝗥, uno dei giovani lunghi più promettenti del nostro basket, ed ottima la scelta di legarsi a lui con un pluriennale. Partirà anche lui quasi certamente dalla panchina, ma a nostro avviso finirà col giocare parecchi minuti , specie se riconfermerà le buonissime cose mostrate in quel di Trieste soprattutto nella parte finale del campionato scorso , quando le sue caratteristiche di lungo dalla mano molto educata anche nel tiro da fuori sono emerse con più continuità.

L’altro italiano senior sicuro del contratto per l’anno 2023/24 è 𝗠𝗜𝗖𝗛𝗘𝗟𝗘 𝗘𝗕𝗘𝗟𝗜𝗡𝗚, che , proveniente dalla Legadue di Urania Milano, darà qualche minuto nel ruolo di ala(sia da 3 che da 4).

C’è poi il gruppetto di stranieri già contrattualizzati , che consta in 𝗠𝗜𝗖𝗛𝗔𝗟 𝗦𝗢𝗞𝗢𝗟𝗢𝗪𝗦𝗞𝗜, esperto alfiere della Polonia di Milicic, già visto in Italia a Treviso, ala piccola capace di tante piccole cose e di rendersi comunque utile alla causa. Insomma quel genere di player che non fa stropicciare gli occhi ai tifosi ma che è apprezzatissimo dagli allenatori (peraltro il migliore della Polonia nel torneo -vinto- di qualificazione al preolimpico del prossimo anno);

𝗧𝗢𝗠𝗜𝗦𝗟𝗔𝗩 𝗭𝗨𝗕𝗖𝗜𝗖, 4 croato anche lui esperto di tante stagioni in leghe europee (all’esordio però in Italia), ex grandissima promessa solo parzialmente mantenuta, anch’egli lungo (213cm…) dalla mano molto educata e dalla fisicità importante, paradigma dello “stretch four” sempre più presente nel basket moderno;

𝗧𝗔𝗥𝗜𝗤 𝗢𝗪𝗘𝗡𝗦 , centro esplosivo e verticale, proveniente come DE NICOLAO dalla bellissima Varese dello scorso campionato: intimidazione, rimbalzi e canestri spettacolari sono il suo marchio di fabbrica, necessita però di anche di chi sappia imbeccarlo nei pressi del canestro avversario, non avendo ancora mostrato se non parzialmente dei movimenti offensivi veri e propri;

𝗝𝗨𝗦𝗧𝗜𝗡 𝗝𝗔𝗪𝗢𝗥𝗦𝗞𝗜, forse la scommessa più intrigante del nostro prossimo campionato, tiratore che può diventare mortifero quando in giornata (accostarlo a Napoli al grande MIKE PENBERTHY è cosa che viene abbastanza spontanea, sperando ripercorra le sue orme, magari con una maggiore attitudine difensiva…).

C’è poi in prova l’italiano di formazione e sussudanese di nascita 𝗗𝗨𝗧 𝗠𝗔𝗕𝗢𝗥, altissimo(2,16) e atleticamente molto prestante, giovane prodotto della STELLA AZZURRA ROMA con una esperienza nel campionato estone lo scorso anno. Nostra opinione è che abbia molte chances di essere firmato come quarto lungo, cui probabilmente saranno destinati pochi minuti di gioco, ma che potrebbe essere molto importante negli allenamenti, oltre al fatto da non sottovalutare di poter crescere tecnicamente sotto la guida di un allenatore che coi lunghi , e coi giovani lunghi, ha dimostrato di saperci lavorare molto bene. Chissà non si possa rivelare una piacevole sorpresa.

E veniamo ora alle incognite, ossia innanzitutto 𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗫 cui accennavamo prima, individuabili come il playmaker titolare e un 2/3 che si divida i minuti con JAWORSKI E SOKOLOWSKI.

𝗗𝗼𝘃𝗿𝗲𝗯𝗯𝗲𝗿𝗼 𝗲𝘀𝘀𝗲𝗿𝗲 𝗲𝗻𝘁𝗿𝗮𝗺𝗯𝗶 𝗨𝗦𝗔, ed ormai è chiara la percezione che si stiano cercando due nomi di spessore e con molti punti nelle mani. Il problema è, come spesso capita, far convivere le aspettative alte con un budget discreto ma non proprio da Zio Paperone, e con lo scarso appeal dato da una società giovane, che non disputa la ambita vetrina delle coppe europee e che viene da due salvezze risicate.

Tuttavia, individuare il nome giusto specie nel ruolo di play titolare è palesemente elemento fondamentale per poter disputare un campionato quantomeno tranquillo, e per costruire un futuro a medio termine che veda Napoli costantemente almeno tra le prime otto della lega, come idealizzato da DALLA SALDA in occasione della sua presentazione. Oltre che per dare un senso compiuto alla scelta di OWENS come 5 titolare, come si diceva.

Quindi giusto ponderare la scelta degli ultimi due nomi, ma purchè non si vada troppo oltre l’inizio di settembre, con il rischio già corrente di veder piazzati altrove tutti i possibili obiettivi e ritrovarsi poi col cerino in mano. Staremo a vedere…

Autore

  • Gaetano Negri

    50 anni, nato , cresciuto e vissuto a 𝗡𝗮𝗽𝗼𝗹𝗶 centro, in un quartiere molto popolare, dove il calcio è sostanzialmente l’unico sport seguito. Tuttavia con la fissa del basket sin da bambino. Seguito, giocato(male, ma con tanta passione), tifato sugli spalti del palasport appena trovato un amico (ed un passaggio auto dal suo papà…) con cui condividere questa passione. Circa 40 anni di militanza nell’ambiente cestistico, metà di questi anche nelle vesti di 𝗮𝗿𝗯𝗶𝘁𝗿𝗼 𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗲. In passato ha collaborato con 𝗹𝗮 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝗮𝗹 𝘁𝗲𝗺𝗽𝗼 𝘀𝗲𝗴𝘂𝗶𝘃𝗮 𝗹𝗲 𝗽𝗮𝗿𝘁𝗶𝘁𝗲 del Napolibasket in veste di radio ufficiale, 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝘀𝗽𝗮𝗹𝗹𝗮 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗶𝗰𝗮 𝗮𝗹 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗼𝗰𝗿𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗮 𝗲 𝗰𝗼𝗻 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗶𝘀𝘁𝗲 𝗮𝗶 𝗽𝗿𝗼𝘁𝗮𝗴𝗼𝗻𝗶𝘀𝘁𝗶 (la sua “specialità” erano le interviste ai coach), ha scritto e scrive di basket sulla rete, sui social ed è anche in 𝘂𝗻 𝗽𝗮𝗶𝗼 𝗱𝗶 𝗹𝗶𝗯𝗿𝗶 (in veste di “ospite” cui è stato chiesto un contributo).

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