Dove non arrivano il fisico e la disponibilità di rotazioni ampie, arrivano il cuore, l’energia e l’organizzazione. Sono queste le chiavi di una vittoria di un valore altissimo, perchè dopo le prime sconfitte con squadre sicuramente più attrezzate, la 𝐕𝐢𝐫𝐭𝐮𝐬 𝐁𝐨𝐥𝐨𝐠𝐧𝐚 era chiamata a rispondere presente per far capire ma soprattutto per convincersi che questo straordinario inizio di stagione non è soltanto un fuoco di paglia, ma può essere un mattone importante nella costruzione della strada che porta agli obbiettivi di inizio stagione, e forse (ma questo è ancora presto per dirlo) anche qualcosa di più.
E’ una Virtus Bologna che oltre a dover sopperire al gap fisico fra i lunghi anche per via delle assenze forzate ormai già plurime di 𝐏𝐨𝐥𝐨𝐧𝐚𝐫𝐚 e 𝐌𝐢𝐜𝐤𝐞𝐲, deve fare a meno ancora anche di 𝐂𝐨𝐫𝐝𝐢𝐧𝐢𝐞𝐫, già assente lunedi sera contro Brescia. 𝐁𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢 allora schiera lo stesso starting five di campionato, con un backourt composto da 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭, 𝐒𝐦𝐢𝐭𝐡, e 𝐁𝐞𝐥𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢, con 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 e 𝐃𝐮𝐧𝐬𝐭𝐨𝐧 come lunghi.
Coach 𝐈𝐭𝐨𝐮𝐝𝐢𝐬 invece parte con 𝐖𝐢𝐥𝐛𝐞𝐤𝐢𝐧, 𝐆𝐮𝐝𝐮𝐫𝐢𝐜, 𝐇𝐚𝐲𝐞𝐬-𝐃𝐚𝐯𝐢𝐬, 𝐌𝐨𝐭𝐥𝐞𝐲 e 𝐏𝐚𝐩𝐚𝐠𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢𝐬.
𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 dal mezzo angolo mette i primi due del match, 𝐃𝐮𝐧𝐬𝐭𝐨𝐧 appoggia andando su il 4-0. Ma da qui ha inizio il lo show lanciato da 𝐌𝐨𝐭𝐥𝐞𝐲, che è inarrestabile e fa 7/7 dal campo più un libero realizzato su un gioco da tre punti. La Virtus anche con qualche distrazione di troppo specie sulle rimesse concede molto in difesa, ma ha il pregio di non imbarcare oltre il dovuto e attacca benissimo i cambi sistematici della difesa del Fenerbahce.
Azione chiave, anche nel morale e nella fiducia, un gioco da 4 di 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭. Ottimo anche l’impatto di 𝐂𝐚𝐜𝐨𝐤: una sua rubata lancia 𝐀𝐛𝐚𝐬𝐬 per il vantaggio Virtus sul 25-24, ma il quarto si chiude sul 25-27 per la tripla di 𝐌𝐚𝐡𝐦𝐮𝐭𝐨𝐠𝐥𝐮 dall’angolo.
Il buon impatto di 𝐂𝐚𝐜𝐨𝐤 è confermato dalla fiducia con tanti minuti e da un ottimo inizio nel secondo quarto, dove prima va in lunetta (1/2) e poi schiaccia un alley oop di 𝐋𝐮𝐧𝐝𝐛𝐞𝐫𝐠. 𝐌𝐚𝐡𝐦𝐮𝐭𝐨𝐠𝐥𝐮 attacca 𝐀𝐛𝐚𝐬𝐬 e schiaccia il +5 che fa chiamare timeout a 𝐁𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢.
La Virtus comincia ad attaccare con più frequenza il ferro, e va due volte a punteggio pieno in lunetta, accorciando il distacco, poi il runner di 𝐃𝐨𝐛𝐫𝐢𝐜 per un parziale di 6-0 vale il nuovo vantaggio sul 36-35. E’ un ottimo momento: 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 prima appoggia al vetro il +3, poi dopo un altro recupero di 𝐂𝐚𝐜𝐨𝐤, appoggia per lo stesso centro di Chicago che segna e realizza anche un libero supplementare.
Una giocata da highlights di 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 che con un giro sul piede perno lascia sul posto 𝐏𝐚𝐩𝐚𝐠𝐢𝐚𝐧𝐧𝐢𝐬 ed in reverse schiaccia il nuovo +2, poi botta e risposta fra 𝐆𝐮𝐝𝐮𝐫𝐢𝐜 e 𝐁𝐞𝐥𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 a suon di triple, il primo tempo finisce 46-44.
A fine primo tempo %2 sono 64.7-60, le %3 sono 41.7 – 25.0, rimbalzi 13-18 (3-7 quelli offensivi), 13 pari il computo degli assist e 5 palle perse a testa. A livello di singoli per la Virtus Bologna ci sono 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭 a 10 punti e 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 a 9, mentre per il Fenerbahce 𝐌𝐨𝐥𝐭𝐞𝐲 a 19 e 𝐇𝐚𝐲𝐞𝐬-𝐃𝐚𝐯𝐢𝐬 a 6.
Il secondo tempo si apre con la tripla di 𝐃𝐨𝐛𝐫𝐢𝐜 e con una variante tattica importante: 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭 su 𝐌𝐨𝐭𝐥𝐞𝐲 e pronto raddoppio di 𝐃𝐮𝐧𝐬𝐭𝐨𝐧. In generale, previsto l’aiuto dopo i primi secondi di difesa ad uomo. Mossa che riesce a limitare il lungo dei turchi.
Momento chiave del quarto e della partita quando sul +7, 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 attacca 𝐇𝐚𝐲𝐞𝐬-𝐃𝐚𝐯𝐢𝐬 che commette fallo, contestatissimo da coach 𝐈𝐭𝐨𝐮𝐝𝐢𝐬 che perde le staffe e prende un doppio tecnico con relativa espulsione. I due liberi di 𝐁𝐞𝐥𝐢𝐧𝐞𝐥𝐥𝐢 portano la Virtus sul massimo vantaggio di +11.
Fenerbahce che con 𝐖𝐢𝐥𝐛𝐞𝐤𝐢𝐧 risale fino a -7, ma 𝐒𝐦𝐢𝐭𝐡 in reverse su rimbalzo offensivo (airball di 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚), chiude il quarto sul 70-58.
Ancora 𝐒𝐦𝐢𝐭𝐡 on-fire apre con una tripla e porta la Virtus sul nuovo massimo vantaggio (+15) ma accorcia subito 𝐌𝐨𝐭𝐥𝐞𝐲 che fra una selva di gambe riesce e trovare lo spazio per appoggiare il -13.
Il Fenerbahce però comincia a segnare canestri troppo facili scaturiti da transizioni, che fanno arrabbiare 𝐁𝐚𝐧𝐜𝐡𝐢.
Nel time-out il coach chiede proprio di non attaccare subito e valutare bene tutte le opzioni per non buttare palla. Si rientra in campo con una tripla di 𝐒𝐦𝐢𝐭𝐡 servito da 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭, ma un mismatch favorisce 𝐌𝐨𝐭𝐥𝐞𝐲 che trova 𝐋𝐮𝐧𝐝𝐛𝐞𝐫𝐠 in marcatura, per il 78-66 e subito dopo 𝐖𝐢𝐥𝐛𝐞𝐤𝐢𝐧 realizza la tripla del -9.
I tentativi di rimonta del Fenerbahce però arrivano al massimo fino al -6 con i 2 liberi realizzati da 𝐇𝐚𝐲𝐞𝐬-𝐃𝐚𝐯𝐢𝐬. A chiudere la partita ci pensa l’onnipresente 𝐒𝐡𝐞𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 che prima cattura un rimbalzo decisivo (che già valeva la vittoria) e poi con un traversone a tutto campo lancia 𝐋𝐮𝐧𝐝𝐛𝐞𝐫𝐠, che solo sotto canestro appoggia il +8 finale, finisce 87-79.
A fine partita %2 sono 66.7-59.10, le %3 sono 32.1 – 20.8, rimbalzi 34-32, 21-19 gli assist e 11-9 le palle perse. Una vittoria su quasi tutta la linea per una Virtus che ha avuto il merito di essere squadra, ed guidata dagli leader 𝐒𝐡𝐞𝐧𝐠𝐞𝐥𝐢𝐚 ed 𝐇𝐚𝐜𝐤𝐞𝐭𝐭 ha trovato il contributo di tutti i suoi effettivi, ed in momenti diversi della partita, come 𝐂𝐚𝐜𝐨𝐤 su tutti, 𝐃𝐨𝐛𝐫𝐢𝐜, 𝐒𝐦𝐢𝐭𝐡 ed 𝐀𝐛𝐚𝐬𝐬, per la settima vittoria su 10 partie in Eurolega.
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TABELLINI
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𝐕𝐈𝐑𝐓𝐔𝐒 𝐒𝐄𝐆𝐀𝐅𝐑𝐄𝐃𝐎 𝐁𝐎𝐋𝐎𝐆𝐍𝐀
Daniel Hackett – 14pt / 2rb / 6as
Alessandro Pajola – 2pt / 1rb / 1as
Bruno Mascolo – ne
Jaleen Smith – 8pt / 3rb / 2as
Marco Belinelli – 8pt / 1rb / 1as
Iffe Lundberg – 9pt / 1rb / 3as
Ognjen Dobric – 11pt / 5rb / 0as
Awudu Abass – 5pt / 2rb / 0as
Tornike Shengelia – 15pt / 8rb / 5as
Leo Menalo – ne
Bryant Dunston – 5pt / 2rb / 1as
Devontae Cacok – 10pt / 7rb / 2as
𝐅𝐄𝐍𝐄𝐑𝐁𝐀𝐇𝐂𝐄
Johnathan Motley – 25pt / 8rb / 2as
Sehmus Hazer – ne
Scottie Wilbekin – 13pt / 2rb / 3as
Sertac Sanli – 7pt / 3rb / 1as
Georgios Papagannis – 2pt / 3rb / 1as
Melih Mahmutoglu – 5pt / 0rb / 1as
Nigel Hayes-Davis – 10pt / 3rb / 2as
Mirko Guduric – 9pt / 3rb / 4as
Tyler Dorsey – ne
Nick Calathes – 8pt / 3rb / 4as
Yam Madar – 0pt / 2rb / 1as
Nathan Sestina – 0pt / 1rb / 0as
