UNA MAZURCA NAPOLETANA
La vera e realistica prova di maturità da parte della 𝐆𝐞𝐯𝐢 𝐍𝐚𝐩𝐨𝐥𝐢 2023/24 arriva alla 𝐕𝐢𝐭𝐫𝐢𝐟𝐫𝐢𝐠𝐨 𝐀𝐫𝐞𝐧𝐚 contro una 𝐏𝐞𝐬𝐚𝐫𝐨 che veniva da una convincente, insperata e esaltante vittoria in casa della corazzata Armani. Ambiente quindi super gasato, pubblico accorso in grande numero e squadra certamente motivata.
Eppure Napoli che pure non parte benissimo specie in difesa non da mai la impressione di poterla perdere. Difatti appena 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜 riesce ad ottenere dai suoi un minimo di applicazione maggiore nella propria metà campo in poche azioni Napoli recupera l’iniziale svantaggio e mette uno scarto in doppia cifra tra sé e i padroni di casa.
La partenza della gara, dopo un perfetto equilibrio caratterizzato da facili canestri da ambo i lati e difese piuttosto allegre, vede un primo mini allungo pesarese, fase in cui si distinguono soprattutto il 𝐓𝐨𝐭𝐞’ (giocatore del mese in carica) ex col dente avvelenato, un preciso 𝐁𝐥𝐮𝐢𝐞𝐭𝐭 al tiro e un positivo 𝐁𝐚𝐦𝐟𝐨𝐫𝐭𝐡. Per Napoli bene 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 e 𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢, ma il primo quarto termina sul 25 a 19.
Il secondo quarto è di tutta altra marca. Napoli sale decisamente di giri in difesa con le sue zone a tutto campo che mandano letteralmente in tilt l’attacco Vuelle. Subito una serie di Triple dall’angolo di un ottimo 𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢 e delle precise penetrazioni di un 𝐄𝐧𝐧𝐢𝐬 sempre lucido e sereno, che innesca anche con passaggi col contagiri un 𝐎𝐰𝐞𝐧𝐬 sempre presente sugli scarichi, ma capace anche di crearsi soluzioni efficaci in attacco su iniziative personali. Il secondo quarto termina sul 37 a 47, con un parziale quindi nei 10 minuti di 12 a 28 ed uno 0-17 all’interno della frazione che taglia le gambe alla Carpegna.
Non cambia molto la gara nel terzo quarto. Pesaro accenna una timida reazione( in verità abbastanza confusa e poco lucida) ma ogni volta che rosicchia qualche punto la premiata ditta 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 /𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢 colpisce dall’arco con precisione ribadendo lo scarto che arriva anzi a crescere, grazie anche a qualche problema di falli dei più positivi dei locali, ossia 𝐓𝐨𝐭𝐞’ e soprattutto la quarta penalità di 𝐁𝐥𝐮𝐢𝐞𝐭𝐭, migliore marcatore dei pesaresi e costretto logicamente a uscire dal campo per qualche minuto.
Si iscrive alla partita anche 𝐏𝐮𝐥𝐥𝐞𝐧 per i napoletani, fino a quel momento molto impreciso ed autore di diverse giocate sciagurate, e che invece trova buoni canestri in penetrazione e tiri dalla lunetta per falli subiti. Il terzo quarto si chiude su un tranquillizzante 55 a 71 pet gli ospiti, nei quali si segnala anche il primo canestro in A del lunghissimo Sudsudanese 𝐌𝐚𝐛𝐨𝐫, autore anche di un paio di imperiose stoppate su penetrazioni avversarie.
L’ultimo quarto è decisamente pura amministrazione per i partenopei, che restano comunque concentrati fino a pochi minuti dalla fine, anzi portano il vantaggio sopra i 20 punti potendo godere ancora della ottima vena realizzativa di 𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢 (che chiude con un 7 su 10 da tre che spiega mgr cose ma non racconta della sua sontuosa prestazione difensiva), di buoni contropiedi scaturiti da altre palle recuperate e da un 𝐒𝐨𝐤𝐨𝐥𝐨𝐰𝐬𝐤𝐢 che trova finalmente i ” suoi” canestri. Finisce sul 77 a 97, non infieriscono i napoletani nei minuti finali, dove giocano le seconde e terze giovanissime linee.
Napoli dunque promossa convintamemte, soprattutto per la serenità e come si diceva maturità dimostrata, figlia di una fiducia nei propri mezzi che si percepisce chiaramente.
Pesaro invece decisamente rimandata. Non è affatto parsa una squadra cattiva, ma palesemente con un gioco non alla altezza, e la ha persa principalmente in panchina, dove 𝐁𝐮𝐬𝐜𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚 (che pure poteva contare su rotazioni decisamente più ampie di 𝐌𝐢𝐥𝐢𝐜𝐢𝐜) non riesce assolutamente a trovare contromisure adatte ai giochi offensivi e difensivi dei napoletani ( davvero inspiegabile come si possa continuare a concedere triple aperte in fotocopia ai cecchini 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 e 𝐉𝐚𝐰𝐨𝐫𝐬𝐤𝐢 senza riuscire minimamente a limitarli).
Tra i pesaresi si salvano i soli 𝐁𝐥𝐮𝐢𝐞𝐭𝐭 𝐞 𝐓𝐨𝐭𝐞’, male tutti gli altri. Napoli con rotazioni strette e col fiato grosso, ma tutti promossi. Ci piace rendere i giusti meriti però in primis al coach e a un superlativo Americano di origini polacche, cui, per omaggiarlo, parafrasando il meraviglioso inno nazionale di quel paese dedicherei un 𝐌𝐀𝐑𝐒𝐙, 𝐌𝐀𝐑𝐒𝐙 𝐉𝐀𝐖𝐎𝐑𝐒𝐊𝐈.
Molto bene anche 𝐙𝐮𝐛𝐜𝐢𝐜 in doppia doppia e molto positivo finalmente anche in difesa.
————–
TABELLINI
————–
Ray McCallum – 12pt / 5rb / 5as
Scott Bamforth – 7pt / 3rb / 6as
Trevon Bluiett – 17pt / 4rb / 2as
Riccardo Visconti – 7pt / 1rb / 1as
Quincy Ford – 12pt / 6rb / 1as
Matteo Tambone – 2pt / 0rb / 2as
Umberto Stazzonelli – ne
Valerio Mazzola – 1pt / 4rb / 1as
Egidijus Mockevicius – 5pt / 2rb / 0as
Leonardo Totè – 14pt / 5rb / 2as
𝐆𝐄𝐕𝐈 𝐍𝐀𝐏𝐎𝐋𝐈
Jacob Pullen – 13pt / 0rb / 3as
Tyler Ennis – 13pt / 5rb / 6as
Tomislav Zubcic – 15pt / 10rb / 5as
Justin Jaworski – 25pt / 1rb / 2as
Giovanni De Nicolao – 0pt / 2rb / 0as
Tariq Owens – 16pt / 9rb / 0as
Michal Sokolowski – 11pt / 4rb / 4as
Alessandro Lever – 2pt / 1rb / 1as
Michele Ebeling – 0pt / 0rb / 0as
Moussa Bamba – 0pt / 0rb / 0as
Dut Biar Mabor – 2pt / 1rb / 0as
Simone Sinagra – 0pt / 0rb / 0as