Terminata la rassegna iridata, andiamo a vedere chi si è messo in luce. Sono premi frutto di valutazioni personali, per cui sentitevi liberi di esprimere le vostre opinioni nei commenti!

MVP

Dennis Schroder (Germania): come dare torto alla giuria FIBA? Se chiudi il tuo mondiale con 28 punti nella finalissima il premio deve essere tuo. Anche le medie sono dalla sua parte, 19.1pt a partita col 43.5% dal campo e 6.1 assist. Insomma segna e fa segnare, cosa pretendere di più?

Miglior Coach

Herbert Gordon (Germania), 8 su 8 e solo questo basterebbe. Aggiungiamoci anche il capolavoro contro Team USA, battendoli giocando la pallacanestro più congeniale agli statunitensi e il gioco è fatto. Citazione doverosa per coach Luca Banchi, quinto con la sua Lettonia alla prima partecipazione al Mondiale che ai Quarti ha avuto il tiro della vittoria (finito sul ferro) proprio contro i campioni tedeschi.

Miglior Giovane

Josh Giddey (Australia): la stellina dei Thunder va vicino ad essere il primo giocatore nella storia del mondiale a firmare una tripla doppia. In più chiude da miglior realizzatore australiano, facendo meglio del più blasonato Patty Mills. Il futuro è dalla sua parte, ma anche il presente.

Rivelazione

Arturs Zagars (Lettonia): il tipico esempio di chi sa cogliere le opportunità al volo. Si infortuna Davis Bertans e lì inizia un nuovo mondiale per lui, che si trova catapultato a fare il play titolare. Risponde alla grandissima e aggiunge pure la perla dei 17 assist (record) sfornati contro la Lituania.

Non potevo non chiudere con un premio “ad hoc” per la nazionale italiana, quindi eccolo:

MVP Italiano

Nicolò Melli: un guerriero e questo lo sappiamo. Lotta contro gente che è fisicamente superiore a lui in un ruolo a lui non congeniale (il centro), ma che sta imparando a fare alla grande. Sempre l’ultimo ad alzare bandiera bianca, il prossimo capitano azzurro è il migliore della spedizione.

Autore

  • Stefano Sanaldi

    Amante della palla a spicchi sin dal primo incontro, senza più separarsene. Dopo aver giocato a livelli discreti, la passione è rimasta tanta per cui non gli basta allenare o guardare partite, ma ama scrivere e commentare la pallacanestro giocata, ad ogni occasione.